Dopo i portafogli dei cittadini l’Europa arriverà a pretendere anche lo “ius primae noctis”
5 Aprile 2014di Max Latempa
Con l’approssimarsi delle elezioni europee magicamente migliorano alcuni dati macroeconomici dell’ Italia. Addirittura lo spread con i Bund tedeschi è arrivato recentemente sotto i 160 punti, un dato che non si registrava da tre anni.
I più distratti sicuramente penseranno che le cose stiano, finalmente, volgendo al bello. Illusi.
La verità è che si tratta dell’ennesima conferma di come il mondo della finanza tenga in pugno le nostre vite ed il nostro futuro, tirando i fili dei burattini che popolano il mondo della politica.
Per arrivare a rieleggere un parlamento europeo che stia ancora sull’attenti davanti ai signori padroni del mondo, è necessario che la gente vada più serena alle urne e che l’esito delle votazioni stravolga il meno possibile il cast di attori che siede a Bruxelles.
Multinazionali e finanziarie hanno investito molto nei personaggi che legiferano, non sarebbe economico dover ricominciare tutto da capo.
Del resto la protesta sta montando in tutta Europa ed il recente voto francese che ha premiato gli euroscettici ne è la conferma. Anche la Gran Bretagna non promette bene ed in Germania, a parte la Merkel e le multinazionali, non è che i tedeschi siano felicissimi. In Italia tra grillini e leghisti qualcosa salterà fuori. Pure Renzi ci prova a fare il duro ma in realtà è solo un cane che abbaia per il suo osso.
Chi comanda si è reso conto che è arrivato il momento di dare qualche briciola ai soldatini che ogni giorno combattono la battaglia per la dignitosa sopravvivenza. E saranno, come sempre, briciole a costo zero per loro.
Infatti la Banca Centrale Europea, dopo aver prestato a tassi irrisori soldi nostri alle banche, senza sortire alcun effetto per la collettività , ha annunciato provvedimenti speciali non meglio specificati nel l’ approccio ai titoli di stato e, udite udite, alle obbligazioni private.
Gli amministratori delle multinazionali stanno già festeggiando a champagne e caviale. Adesso non avranno neanche più il fastidio di dover collocare il loro debito con l’ansia di dover piacere ai mercati. Ci sarà sempre la BCE a soccorrerli. Con i nostri soldi.
Prima delle elezioni l’effetto sta sortendo il crollo dello spread. Con tante felicitazioni per tutti. Ma, dopo le elezioni, scommettiamo che lo spread tornerà a salire? I miliardi di euro stanziati dalla BCE andranno a comprare solo il debito delle multinazionali.
Sappiate che il vostro portafoglio è sempre più a completa disposizione delle persone che hanno creato fino ad oggi questo meccanismo perverso. E che dal 2015, con il Fiscal Compact, avranno accesso anche al vostro portafoglio futuro. Come sudditi medievali nelle mani del tiranno. Ci manca solo lo ius primae noctis.