Se fosse confermata la versione fornita ieri da Guillame Agnelet, il figlio 45enne di Maurice, compagno dell’ereditiera francese Agnes Le Roux scomparsa nel 1977, la giurisdizione sul caso dell’omicidio della donna sarebbe di competenza della procura di Cassino. L’uomo, ieri in video conferenza da Chambery, ha raccontato, nel corso del processo per omicidio presso la corte d’assise di Ille et Vilaine che vede imputato il padre, il segreto di famiglia secondo il quale il genitore, nell’autunno del 1977 era a Cassino, nei pressi dell’abbazia, in compagnia della ricca ereditiera, all’epoca 28enne, per un soggiorno in campeggio libero. La sera del primo novembre, l’avrebbe uccisa con un colpo di pistola alla testa inscenando un suicidio qualora qualcuno fosse accorso sentendo lo sparo. Nessuno, però, arrivò e lui decise di spogliare quel corpo e gettarlo in un anfratto per poi andare via con l’auto, poi abbandonata a Firenze per tornarsene in Francia in treno. Questa mattina la procura di Cassino, Apprendendo la notizia dalla stampa, si è attivata per capire quanto vi sia di vero in questo racconto informandosi anche attraverso i loro colleghi francesi.
Er. Amedei