La Guardia di Finanza di Cassino ha scovato e sequestrato beni per 25 milioni di euro, distratti e occultati da un importante gruppo societario lombardo, che aveva acquisito aziende del cassinate, spogliandole di ogni bene e portandole al fallimento. L’operazione di servizio, denominata “Gabulaâ€, prendeva avvio con l’esecuzione di una verifica fiscale nei confronti di una holding lombarda operante in Cassino, Pontecorvo e Sora e consentiva di ricostruire un sistema fraudolento attraverso il quale i responsabili della gestione societaria, oltre a realizzare un’evasione fiscale di 50 milioni di euro, con una serie di artifizi contabili, avevano alienato il patrimonio delle società , del valore di circa 61 milioni di euro, portandole in stato di insolvenza. Le successive indagini finalizzate alla individuazione dei beni distratti dal patrimonio societario consentivano di verificare che gli stessi risultavano intestati a prestanome e società , alcune delle quali aventi sede in Svizzera e in paradisi fiscali. Le indagini svolte consentivano di denunciare alla Procura della Repubblica di Cassino gli amministratori della società verificata: 7 persone residenti in Ciociaria, Lombardia e Piemonte. Gli esiti di tali indagini venivano altresì inviati al Tribunale di Milano, competente in relazione al fallimento delle società , il quale ha emanato un decreto di sequestro conservativo, per la tutela dei creditori delle società (principalmente lo Stato, in forza dei 50 milioni di euro di debiti fiscali accertati in occasione della verifica fiscale), relativamente ai beni oggetto di distrazione e occultamento. La Guardia di Finanza di Cassino, in collaborazione con il curatore fallimentare nominato dal Tribunale di Milano, ha individuato terreni, fabbricati, auto di lusso e partecipazioni societarie riferibili agli indagati, per un valore complessivo di oltre 25 milioni di euro, provvedendo al loro sequestro.