di Max Latempa
L’ operazione Mediterraneo Sicuro, voluta dal governo Letta per fronteggiare l’arrivo dall’ Africa delle navi cariche di clandestini, ci costa 300 mila euro al giorno.
Sono impegnate giornalmente unità delle Forze Armate e degli enti locali e ministeriali.
Stiamo parlando di un impegno da circa dieci milioni di euro al mese, cioè più di 100 milioni all’ anno. Senza contare poi le spese per i rimpatri. Nonostante questo impegno finanziario, nulla è cambiato, visto che gli sbarchi continuano ed il problema dell’ immigrazione incontrollata rimane da anni irrisolto.
Come mai? Chi specula sulla pelle di poveracci disperati la cui vita, nella maggioranza dei casi, continuerà ad essere squallida anche dopo aver compiuto la traversata?
Dietro il traffico di clandestini ci sono gli affari milionari degli scafisti che organizzano i trasporti, ma anche gli interessi di tutti quei soggetti che, in una maniera o nell’ altra, si occupano della gestione della prima accoglienza. Un business milionario per associazioni religiose e laiche che negli ultimi anni è cresciuto sempre più. Poi ci sono quelli sempre pronti a sfruttare la manodopera a costo irrisorio se non addirittura la prostituzione. In più ci sono i politici, che quando non sono coinvolti direttamente con le onlus, si servono della tragedia degli immigrati per apparire in lacrime in televisione.
Qualcuno si è messo in testa che gli italiani debbano risolvere tutti i problemi di Africa, Sud America, India e Medio Oriente.
Nel frattempo, mentre si spendono fiumi di soldi per soccorrere persone non cittadine italiane che volontariamente infrangono la legge arrivando sprovviste di permesso di soggiorno, l’ Italia non riesce a salvare le centinaia di imprenditori che si suicidano ogni anno perchè strozzati dai debiti e che non riescono più a fare fronte alla vita.
Imprenditori che quasi sempre vantano crediti nei confronti dello Stato, a volte da anni. Una strage silenziosa che non ha mai il giusto risalto nè la giusta vergogna da parte di chi ci governa. Una strage che nei numeri supera di gran lunga quella delle carrette del mare.
I diritti ed i doveri dei cittadini sono alla base della costituzione di un popolo.
E’ non ci si deve meravigliare se il concetto di Repubblica Italiana ormai non esiste praticamente più.