La Giunta Regionale del Lazio ha approvato ieri la ripartizione dei fondi disponibili alle Province e al Comune di Roma per il sostegno alle attività culturali e dello spettacolo. Sul totale di 2.100.000 euro di finanziamento per l’esercizio 2014 le risorse tra le Province sono state così ripartite: 436.113 euro alla Provincia di Roma, 207.852 euro alla Provincia di Frosinone, 155.943 euro a Latina, 115.114 euro a Rieti, 134.976 euro a Viterbo. Al Comune di Roma sono stati assegnati 210.000 euro e 840.000 euro alla Regione quale quota Rassegne e Festival e Officine Culturali e di Teatro Sociale. La medesima programmazione finanziaria è stata approvata anche per l’annualità 2015.
“Ringrazio sentitamente la Giunta Zingaretti – afferma il Commissario Straordinario della Provincia di Frosinone, Giuseppe Patrizi – e specificamente l’Assessore alla Cultura e Politiche Giovanili Lidia Ravera e il Presidente della Commissione Bilancio Mauro Buschini, per aver riattivato il finanziamento interrotto nel 2012 e che per le Province rappresenta un importantissimo sostegno alla valorizzazione delle loro attività culturali. Lo scorso anno abbiamo sostenuto, come potevamo e con nostre risorse le iniziative del territorio, molto importanti per tenere in vita manifestazioni di richiamo alla partecipazione, di valenza turistica e economica specie nei mesi estivi, di fondamentale importanza per le esauste economie delle zone più lontane e periferiche, spesso custodi di autentiche ricchezze culturali misconosciute nonché di tradizioni di elevatissimo interesse sociale ed etnico. Chi non comprende, per carenze sue personali o cognitive, l’importanza di tenere in vita determinate manifestazioni locali è lontano anni luce dalla consapevolezza dello stato dei territori e, soprattutto, delle loro possibilità di riaffermarsi. Noi crediamo fermamente nelle possibilità , ancora insondate nella loro potenza, dei territori del Lazio e, per quel che ci riguarda, della provincia di Frosinone, e lavoriamo senza tregua su obiettivi specifici da cogliere per ottenere i benefici economici che si possono sviluppare e nei quali è opportuno concentrarsi. L’economia di questi territori, oltre al necessario e fondamentale rilancio del comparto industriale manufetturiero, deve guardare alla cultura intesa come bellezza, storia, studio, ricerca e cibo di elevata qualità . La cultura, per noi, può essere una parte importante dell’economiaâ€.