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Oltre alle truffe alimentari, azienda di Frosinone indagata anche per evasione fiscale

Evasione da sette milioni di euro scoperta dalla guardia di Finanza di Frosinone che indagava su una grossa partita di cibo scaduto o deteriorato.
Nel mese di dicembre del 2013 la Compagnia della Guardia di Finanza di Frosinone, all’interno di un deposito all’ingrosso di prodotti alimentari, sito nelle vicinanze del capoluogo ciociaro, operava il sequestro 3,5 tonnellate di cibo scaduto o deteriorato, destinato alla vendita nel periodo natalizio.
Lo sviluppo degli accertamenti consentiva di rilevare che la società che gestiva il magazzino di “CASH and CARRY”, oltre alla frode alimentare, si era resa responsabile anche di illeciti di natura fiscale, avendo omesso la presentazione della dichiarazione annuale ai fini dei vari tributi per l’anno 2012.
Le conseguenti operazioni di verifica fiscale, espletate attraverso l’esame della documentazione contabile di acquisto e di vendita, ha consentito di quantificare la base imponibile da sottoporre a tassazione ai fini dell’imposta sul reddito, per un ammontare di circa 6 milioni di euro, e l’iva evasa di oltre 1 milione di euro.
L’amministratore unico della società – una trentaseienne residente nel viterbese – è stata denunciata alla Procura della Repubblica di Frosinone per il reato di “omessa presentazione della dichiarazione annuale”, di cui all’art. 5 del D.Lgs. 74/2000, che prevede la pena della reclusione da uno a tre anni.

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