Oltre un migliaio di contrassegni per le auto destinate all’uso di persone invalide, in una città di poco più di trentottomila abitanti sembrano davvero un po’ troppi. Quello che sconcerta, però, non è tanto il numero, ma l’uso, o meglio l’abuso, che di quei contrassegni se ne fa. Troppo spesso vengono utilizzati da persone non titolari e in buona parte per evitare di pagare il ticket delle strisce blu, senza contare i ‘soliti furbi’ che li usano per occupare i parcheggi riservati ai disabili. C’è, inoltre, un ulteriore aspetto da considerare che è quello di contrassegni utilizzati da famigliari di persone, titolari dei permessi, ormai decedute. Un malcostume che si riflette direttamente su chi quei contrassegni li usa in modo corretto. Bisogna ricordare che il ‘contrassegno invalidi’ è strettamente d’uso personale al disabile e non può essere utilizzato per altri scopi che su auto adibite al loro trasporto. Troppo spesso, però, questi vengono utilizzati per scopi diversi, e più disparati, da chi non sarebbe titolato ad utilizzarli. Un malcostume che deve essere arginato e, soprattutto, sanzionato a dovere, ma che nella maggior parte dei casi non avviene per lo scarso controllo da parte delle forze dell’ordine, polizia locale in testa. Le nuove disposizioni introdotte dal Decreto legge 9 febbraio 2012 n. 5, del resto, hanno modificato alcuni articoli del Codice della Strada e stabilito nuove disposizioni per l’uso del contrassegno ed il rilascio, inoltre, tutti i comuni avrebbero dovuto sostituire quelli di colore arancione (validi solo sul territorio nazionale), con quelli validi in tutti i paesi della Comunità europea di colore azzurro entro tre anni dall’entrata in vigore del Decreto n.5/2012. In realtà non sono molti i Comuni che lo hanno fatto e Cassino è fra questi. Nella Città Martire sono stati rilasciati i ‘contrassegni europei’ solo in fase di rinnovo o di richiesta ex novo di rilascio. Ora è tempo che anche Cassino si adegui alle nuove disposizioni e soprattutto avvii i controlli sull’uso e su quelli scaduti o di cui erano titolari persone ormai decedute, effettuando controlli incrociati tra l’ufficio anagrafe e la polizia locale, sicuramente il loro numero risulterebbe notevolmente ridotto. Il Decreto del febbraio 2012 n. 5 dispone, infatti, misure più restrittive al rilascio prevedendo che questo sia accompagnato dalla “certificazione medica rilasciata dall’Ufficio di Medicina Legale della A.S.L. di appartenenza, dalla quale risulti che nella visita medica è stato espressamente accertato che la persone per la quale viene richiesta l’autorizzazione ha capacità di deambulazione impedita o ridotta ovvero sia affetto da cecità â€. Il contrassegno, bisognerà ricordare, inoltre, che è di stretto uso personale al disabile a cui è rilasciato. Sotto questo aspetto, per evitare i frequenti abusi, è indispensabile intensificare i controlli da parte della polizia locale e delle altre forze dell’ordine. Ora non è più tempo di rinvii ed il comune di Cassino deve provvedere, in primo luogo, ad adeguarsi, nel più breve tempo possibile, alla normativa vigente in tema di rilascio o rinnovo dei contrassegni, dotando tutti gli interessati di quello europeo, ma soprattutto che intensifichi i controlli relativamente all’uso indiscriminato, si eviterebbero così molti degli attuali abusi.
F. Pensabene