24 maggio 2014
Il 64% dei pazienti dei reparti di Chirurgia ed il 46% dei pazienti dei reparti di Medicina interna possono incorrere in una Trombo Embolia Venosa (TEV).
Ciò è dovuto alla formazione di sangue coagulato (trombi) entro le vene e rappresenta un importante problema perché può determinare mortalità ospedaliera tra il 5 ed il 10% per via del rischio di Embolia Polmonare (EP).
Sono maggiormente esposti al rischio di tromboembolismo venoso coloro che sono affetti da cancro alla prostata, AIDS, le pazienti con cancro della mammella, chi incorre in incidenti stradali, gli emodializzati, etc,.
Sono a rischio, anche se con percentuali inferiori, i pazienti allettati.
Quanto sopra dimostra come la prevenzione e la corretta profilassi possono evitare, in situazioni di rischio di trombosi, che insorga un evento di tromboembolia.
Inoltre, una diagnosi accurata e tempestiva seguita da una idonea terapia permette di ridurre la durata del ricovero, il numero degli accessi, le complicanze e le probabilità di recidiva. Ed una corretta trombo profilassi oltre che il paziente protegge l’ospedale ed i professionisti anche dal punto di vista legale.
Ma nel delicato periodo post-ospedaliero la gestione del paziente spetta al medico di medicina generale anch’egli co – attore di un importante azione di prevenzione e cura.
Dopodomani un centinaio di specialisti tra Medici di Medicina Generale, Angiologi, e Chirurghi Vascolari, Internisti, Geriatri, Ginecologi, Rianimatori si confronteranno per implementare le loro abilità e competenze con le più recenti acquisizioni di carattere scientifico e teorico – pratico incrementando pure la collaborazione multidisciplinare.
L’evento è organizzato dal Reparto di Medicina Generale dell’Ospedale di Cassino, Responsabile la Dott.ssa Lidia Persichino, ed ha avuto il patrocinio dell’AUSL di Frosinone.
Si ringrazia per l’attenzione e il risalto che se ne vorrà dare.