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Oltre 800 chili di “botti” pericolosi sequestrati a Capua, denunciate 5 persone

La Compagnia della Guardia di Finanza di Capua, nell’ambito dei controlli orientati verso il contrasto del fenomeno della detenzione illegale di prodotti pirotecnici privi dei requisiti minimi di sicurezza, ha sequestrato complessivamente oltre 800 Kg. di botti pericolosi. Cinque persone sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere.

Le Fiamme Gialle sono intervenute, in tre distinte operazioni di servizio, in occasione delle manifestazioni pirotecniche organizzate nei Comuni di Bellona e Vitulazio, nel periodo compreso tra la fine di aprile e gli inizi di maggio, effettuando controlli nei confronti delle imprese specializzate incaricate all’esecuzione degli spettacoli dei fuochi d’artificio.

I titolari delle ditte, sebbene in possesso delle prescritte autorizzazioni, dal patentino al permesso rilasciato dalla Questura per l’acquisto dei fuochi al foglio di via per il trasporto concesso dalla Prefettura, in tutte e tre le circostanze sono stati sorpresi dai Finanzieri mentre erano intenti ad allestire gli spettacoli per far saltare in aria vere e proprie bombe, prive della prescritta omologazione ed etichettatura indicante la categoria di appartenenza.

I fuochi d’artificio sono risultati di fattura artigianale, di diametro e peso nettamente superiore rispetto a quanto previsto dalla vigente normativa in materia di Pubblica Sicurezza e, quindi, ritenuti altamente pericolosi. Pertanto, al fine di garantire l’incolumità dei cittadini presenti alle manifestazioni e per la sicurezza degli stessi operatori del settore, i Finanzieri hanno proceduto al sequestro dei manufatti ed al deferimento dei responsabili all’Autorità Giudiziaria.

Le attività condotte dai militari del Comando Provinciale di Caserta, oltre ad essere l’ennesima conferma della capillarità quotidiana con cui la Guardia di Finanza procede al controllo economico del territorio, sottolineano la costante attenzione posta dal Corpo al fenomeno della fabbricazione e dell’utilizzo di “botti” pericolosi, che spesso sono stati causa di incidenti anche di particolare gravità.

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