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Parco fluviale del Tevere, consegnata la proposta di legge

Dall’Ufficio stampa Legambiente Lazio riceviamo e pubblichiamo:
“La nascita del paco fluviale del Tevere è quanto chiediamo per un ecosistema da difendere dove l’area protetta sarebbe volano straordinario di una economia sostenibile e di una qualità della vita migliore per tutte le comunità lungo l’asse – dichiara Roberto Scacchi direttore di Legambiente Lazio – il perimetro del parco è in realtà già individuato nel ps5 dell’autorità di bacino e va messo in rete con i tanti “primi km” di parco del Tevere già nati a macchia di leopardo, e che rappresentano straordinarie esperienze di corretta fruibilità. Il ruolo dei parchi nel Lazio deve essere rilanciato anche con l’istituzione di nuove aree protette che siano come questa portanti e capaci di coniugare la protezione della biodiversità con il corretto sviluppo del territorio. Nella proposta di legge ritroviamo gli obiettivi fondamentali che anche come Legambiente crediamo vadano perseguiti attraverso il progetto del Parco e che riguardano diversi aspetti, strutturali, funzionali finanche politici. Dall’attenuazione del rischio idrogeologico con la conservazione, bonifica e manutenzione delle sponde e delle confluenze ma anche con il controllo sugli interventi edificativi, di regimazione e strutturali; al raggiungimento degli obiettivi di buona qualità del corso d’acqua con il controllo sulle discariche (abusive e non) presenti nel territorio e lo sversamento di reflui fognari e prodotti chimici nelle acque del bacino, passando per la imprescindibile salvaguardia della biodiversità floro-faunistica. Crediamo sia anche giusta la proposta di affidarne la gestione a RomaNatura.”

Grazie ai consiglieri regionali Cristiana Avenali e Daniele Mitolo questo progetto sembra finalmente avere uno sbocco. La proposta di legge è infatti stata depositata qualche giorno fa ed attende ora di essere discussa.

“Ci sembra fondamentale il percorso di partecipazione che si vuole aprire per arrivare alla proposta definitiva che parta delle peculiarità dei territori e non sia calata dall’alto – commenta Giorgio Zampetti responsabile scientifico nazionale di Legambiente – aprendo un percorso partecipativo che dal Lazio si allarghi si allarghi anche all’Umbria e alle altre regioni del bacino fluviale e crei le fondamenta per l’istituzione del parco interregionale che abbracci tutto l’asse fluviale del Tevere e dei suoi affluenti”.

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