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Prostituzione a gestione familiare, sei arresti e villa sequestrata ad Anagni

Era un night club a gestione familiare quello chiuso, questa notte dai carabinieri ad Anagni. Madre, padre, figlio e zia, ognuno aveva un compito all’interno dell'”azienda” che aveva come materia prima giovanissime straniere che si prostituivano. Del gruppo facevano parte  anche un uomo di origini brasiliane e un procacciatore di ragazze di Genzano. Tutti e sei sono stati arrestati con la pesante accusa di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento, sfruttamento e agevolazione della prostituzione. La loro attività, il cui nome, “Pepe dentro”, già di per sé ne indicava le peculiarità, ruotava intorno ad una villa nei pressi del casello autostradale di Anagni. Proprio notando un sospetto andirivieni di persone, i carabinieri di Anagni al comando del capitano Giovanni Meo e coordinate dal comando provinciale di Frosinone, hanno dato inizio alle indagini fatte di appostamenti e pedinamenti.

Hanno cosí scoperto come era organizzata l’attività, e che la villa, presa in affitto dalla coppia di coniugi già oggetto di indagine in anni precedenti sempre per prostituzione e sempre in quei locali, era stata trasformata in una grossa struttura con stanze attrezzate per i rapporti sessuali di qualsiasi genere. Gli investigatori hanno riferito che i servizi offerti erano dei più variegati e adatti a soddisfare anche le esigenze più esigenti.  All’interno si prostituivano cinque ragazze per volta, per lo più albanesi e rumene procacciate dal 43 enne C.M. di Genzano. Venivano pagate 100 euro a serata ma avevano rapporti con più clienti i quali pagavano, invece, dagli 80 ai 120 euro per prestazione. Il biglietto da visita era un sito internet che indicava le condizioni per poter accedere a quello che veniva spacciato per club privè, molto frequentato anche da coppie di scambisti. Il cliente entrava e pagava, sottoforma di iscrizione al club, la prestazione sessuale direttamente ai gestori. Nell’irruzione fatta questa notte dai carabinieri, sono stati trovati molti clienti, alcuni sorpresi durante i rapporti con le ragazze, altri in attesa.

Si tratta di persone di un ceto medio alto, molti della provincia di Frosinone, tanti altri della provincia di Roma. Per i coniugi E. S. 46 anni, A. A. 45 anni, per il loro figlio E. F. 27 anni, e per A. C. 30 anni sorella di lei, insieme a S. A. Un brasiliano di 37 anni, e al procacciatore di Genzano, sono scattate le manette. Il primo in carcere, gli altri ai domiciliari con l’obbligo del braccialetto elettronico. La villa, presa in affitto e del valore di 300 mila euro, è stata sottoposta a sequestro mentre si sta procedendo per chiudere anche il sito internet utilizzato per promozionare le nuove ragazze arrivate.
Er. Am.

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