Hanno cosà scoperto come era organizzata l’attività , e che la villa, presa in affitto dalla coppia di coniugi già oggetto di indagine in anni precedenti sempre per prostituzione e sempre in quei locali, era stata trasformata in una grossa struttura con stanze attrezzate per i rapporti sessuali di qualsiasi genere. Gli investigatori hanno riferito che i servizi offerti erano dei più variegati e adatti a soddisfare anche le esigenze più esigenti. All’interno si prostituivano cinque ragazze per volta, per lo più albanesi e rumene procacciate dal 43 enne C.M. di Genzano. Venivano pagate 100 euro a serata ma avevano rapporti con più clienti i quali pagavano, invece, dagli 80 ai 120 euro per prestazione. Il biglietto da visita era un sito internet che indicava le condizioni per poter accedere a quello che veniva spacciato per club privè, molto frequentato anche da coppie di scambisti. Il cliente entrava e pagava, sottoforma di iscrizione al club, la prestazione sessuale direttamente ai gestori. Nell’irruzione fatta questa notte dai carabinieri, sono stati trovati molti clienti, alcuni sorpresi durante i rapporti con le ragazze, altri in attesa.
Si tratta di persone di un ceto medio alto, molti della provincia di Frosinone, tanti altri della provincia di Roma. Per i coniugi E. S. 46 anni, A. A. 45 anni, per il loro figlio E. F. 27 anni, e per A. C. 30 anni sorella di lei, insieme a S. A. Un brasiliano di 37 anni, e al procacciatore di Genzano, sono scattate le manette. Il primo in carcere, gli altri ai domiciliari con l’obbligo del braccialetto elettronico. La villa, presa in affitto e del valore di 300 mila euro, è stata sottoposta a sequestro mentre si sta procedendo per chiudere anche il sito internet utilizzato per promozionare le nuove ragazze arrivate. Er. Am.