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Vendite immobiliari “oleate” da minacce di morte. Quattro ciociari in manette per estorsione

Snellivano le trattative tra imprenditori grazie all’uso delle minacce di morte. E’ articolata l’indagine svolta da Carabinieri insieme a finanzieri, a agenti di polizia e a quelli della poliza provinciale che, stamattina, ha portato all’arresto di quattro persone, un 43enne di Ripi, un 53enne di Alatri, un 33enne di Frosinone e un 37enne albanese. Per tutti l’ipotesi di reato è concorso in estorsione aggravata continuata e concorso in tentata estorsione aggravata continuata. I fatti loro contestati sono avvenuti nel periodo compreso tra dicembre 2012 e luglio 2013 quando, sotto la minaccia di morte, costrinsero due imprenditori di Frosinone a consegnare loro la somma di 190mila euro. Forti della loro nota pericolosità criminale,, in particolare del 33enne frusiuanate e il 37enne albanese, costringevano altri imprenditori ad operazioni immobiliari svantaggiose, come l’acquisto di uno stabile su cui vertevano debiti di varia natura. Alla testa del gruppo vi era l’imprenditore ripano arrestato il cui nome era legato al fallimento di una sua azienda e, per questo, “ingessato” dal punto di vista imprenditoriale, ma grazie alla capacità estorsiva dei suoi compagni, e ad una serie di falsificazioni di atti, riusciva a recuperare un credito di 66mila euro che sarebbe invece spettato al curatore fallimentare della sua azienda.

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