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Per due giorni disperso sui monti del Matese, 50enne tratto in salvo dal soccorso alpino

È proseguita per tutta la giornata di oggi la ricerca della persona dispersa di Gioia Sannitica. I tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) hanno presidiato dalle 10:00 di ieri mattina il Centro Coordinamento Ricerca (CCR) allestito presso il rifugio Valle Santa Maria nel Comune di Castello del Matese (CE) dal quale hanno coordinato l’apparato di soccorso di tutte le forze presenti sul territorio in conformità alla Legge 289 del 27 dicembre 2002.
Mediante l’utilizzo di un evoluto sistema di cartografia dedicato a livello nazionale, il 3DRTE di Pangea srl per l’esplorazione degli scenari digitali in 3D integrato con sistemi GPS sono state definite aree che poi sono state assegnate a squadre di ricerca allo scopo di essere battute e bonificate.
Con il passare delle ore il raggio di intervento veniva ampliato compatibilmente con la morfologia del territorio e delle forze impiegate sul campo. Contestualmente veniva effettuata una ricognizione aerea dagli elicotteri dell’Aeronautica Militare di Grazzanise, dei Carabinieri, e dei Vigili del Fuoco.
Nelle prime ore del pomeriggio, verso le 15:40, una nuova segnalazione per persona dispersa veniva inoltrata al CNSAS dai militari dell’Arma dei Carabinieri di Boiano, costringendo i tecnici del Soccorso Alpino al coordinamento parallelo dei due interventi di ricerca.
La seconda persona per la quale era stata denunciata la scomparsa, P. R. le sue iniziali, un uomo di anni 48 originario di Piano di Monteverna (CE), aveva abbandonato l’auto sulla stessa strada del primo disperso ma in una zona prossima ai monti della Gallinola, presumibilmente per una escursione.
L’arrivo della nebbia e condizioni di luce diurna in diminuzione hanno probabilmente fatto perdere l’orientamento all’uomo che però, in questo caso, è riuscito a trovare segnale di ricezione in una zona principalmente priva di copertura di rete e a telefonare ai Carabinieri per dare l’allarme.
Le squadre di intervento, a questo punto, sono state divise, dai tecnici del CNSAS sulle due aree sulle quali si presumeva potessero essere i dispersi perlustrando il territorio nonostante condizioni climatiche particolarmente avverse ed un territorio notevolmente ostile.
Solo nella tarda ora del pomeriggio sono stati individuati le due persone disperse. L’uomo di Piano di Monteverna è stato rinvenuto nel territorio di Campochiaro alle 19:15 presso un’area su cui è sita una cava; l’uomo di Gioia Sannitica invece è stato recuperato alle 19:30, dopo oltre due giorni di allontanamento, sempre nel territorio di Campochiaro.
Le due persone sono state ritrovate in condizioni di salute apparentemente discrete, anche se visibilmente provate dalla lunga permanenza nei boschi. Sono state comunque trasportate al nosocomio di Campobasso per accertamenti.
Dopo quasi tre giorni di incessante ricerca e, nonostante la seconda segnalazione per persona dispersa, il sistema congiunto dei soccorsi ha funzionato in modo efficiente scongiurando il peggio.
Notevole è stato lo sforzo di tutti gli uomini dei Corpi e degli Enti coinvolti sul territorio. Fondamentale è stata la sinergia tra il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico, il Corpo Forestale dello Stato, i Vigili del Fuoco, la Protezione Civile Campana. Ognuno ha fornito uomini e mezzi adoperandosi nei propri ambiti di competenza. Un plauso particolare è doveroso ai militari dell’Arma dei Carabinieri sia del Territorio molisano che campano per la professionalità con cui hanno gestito l’evento della scomparsa per poi inoltrare, una volta individuato l’ambito di intervento, la segnalazione al Soccorso Alpino, trattandosi di territorio montano ed impervio.

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