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Scoperta una nuova malattia trasmessa dalle zecche la ‘Neo-ehrlichiosi’, febbre fino a 40

Da Giovanni D’Agata riceviamo e pubblichiamo.
Scoperta una nuova malattia trasmessa dalle zecche: si chiama neo-ehrlichiosi. A renderla nota è l’Istituto di microbiologia medica (IMM) di Zurigo. Finora erano due le malattie trasmesse dalle zecche temute dagli escursionisti elvetici: la borreliosi (malattia di Lyme), provocata da un batterio, e la meningoencefalite verno-estiva (MEVE), chiamata anche encefalite da zecca. L’équipe guidata dal professor Guido Bloemberg, in collaborazione con i ricercatori di Germania e Svezia, ha individuato un batterio denominato “Candidatus Neoehrlichia mikurensis”, quale responsabile di questa patologia. Il microorganismo era già stato isolato per la prima volta nel 1999 in zecche e roditori in Europa e Asia. Nel mondo scientifico vi erano forti preoccupazioni dopo che nel 2010 per la prima volta alcuni pazienti in varie parti del mondo, dopo essere stati punti da zecche, sono stati colpiti da febbre fino a 40 gradi, perdita di peso e malessere. Peraltro la malattia dall’altro resta molto difficile da diagnosticare ed inoltre la diagnosi è finora possibile solo effettuando un test del DNA. Le zecche, rileva Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, portatrici del nuovo batterio fra il 5 e il 10% del totale si teme possano essere presenti dovunque. Il modo più efficace per limitare l’infezione e le possibili conseguenze è quello di educare chi frequenta le aree endemiche per limitare il più possibile la puntura delle zecche.

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