Un ponte “Bailey†per riaprire la circolazione stradale e pedonale sul viadotto Biondi, nell’attesa che termini l’iter attivato dalla Regione Lazio per l’appalto per i lavori sull’importante arteria stradale cittadina e sul versante in frana. L’Amministrazione Ottaviani, infatti, ha prospettato e disegnato una soluzione immediatamente cantierabile, per sollevare la cittadinanza dai disagi che la chiusura del viadotto Biondi, vera e propria cerniera di raccordo tra la parte alta e la parte bassa di Frosinone, sta causando, a seguito della frana del febbraio 2013. Per evitare, infatti, che la città , alla riapertura delle scuole e di tutti gli uffici e attività commerciali nel prossimo settembre, venga soffocata dal traffico per l’indisponibilità al transito del viadotto, che consente una circolazione più ordinata e scorrevole per chi si deve spostare nei vari quartieri cittadini, l’Amministrazione Ottaviani procederà al ripristino della parte mancante del viadotto, utilizzando tecniche che sono proprie del Genio militare.
L’ipotesi sarà vagliata nel corso del vertice tecnico che si terrà martedì prossimo (22 luglio 2014) tra il sindaco Nicola Ottaviani, l’assessore ai Lavori Pubblici della Regione Lazio Refrigeri, l’assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Frosinone Fabio Tagliaferri, il professor Quintilio Napoleoni della Università La Sapienza per il Comune di Frosinone e il professor Federico per la Regione Lazio, allo scopo di verificare la sostenibilità tecnica, economica e la tempistica del nuovo progetto.
“La vicenda dello smottamento di viale Roma della scorsa settimana – dichiara il Sindaco Nicola Ottaviani – seppur risolta in meno di ventiquattro ore, ha ribadito come il problema del collegamento tra la zona alta e quella bassa costituisca una priorità essenziale sia per la sicurezza, sia per la circolazione stradale. Non è sostenibile assistere ad ulteriori rinvii, causati da procedure amministrative farraginose nelle quali troppi enti sono chiamati ad esprimersi, con notevole lentezza, rispetto al problema del collegamento tra la zona bassa e la zona alta di Frosinone. Abbiamo trovato una soluzione temporanea di sicura efficacia e di pronta realizzazione, attraverso l’installazione di un ponte di tipo Bailey. A questo proposito, mi preme rivolgere un sentito ringraziamento all’assessore Refrigeri che ha compreso immediatamente la bontà delle nostre ragioni e con il quale contiamo di concludere, nell’incontro di martedì prossimo, una sintesi positiva per alleviare i disagi della popolazione. Gli enti pubblici, in particolare Comune e Regione, possono mettere insieme le risorse disponibili, per produrre risultati che diano la dimensione della concretezza e dell’efficienzaâ€.
Il “Bailey†è un tipo di ponte costituito di elementi modulari, che prende il nome dal suo ideatore, l’ingegnere britannico Donald Bailey.
Fu prodotto nella seconda guerra mondiale per sostituire i ponti distrutti durante le operazioni belliche. Il modello è molto versatile: il ponte può essere costruito su una o più campate, inoltre i suoi elementi possono essere utilizzati per la costruzione di pile intermedie a supporto di ponteggi temporanei. Il ponte progettato per scopi militari, permetteva il transito di carri armati e di mezzi pesanti e non necessitava di mezzi particolari per la sua costruzione.
Ponti di questo tipo vengono realizzati oggi qualora, ad esempio, sia necessario ripristinare provvisoriamente il collegamento stradale tra due sponde di un fiume qualora un evento naturale (ad esempio, un’onda di piena, una frana ecc…) abbia distrutto o reso inagibile il manufatto originario, consentendo indifferentemente il transito di mezzi leggeri e pesanti.