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Prudenza per Ferragosto, massimo sforzo per la Capitaneria di Porto di Gaeta. L’appello del comandante

E’ un fine settimana “bollente” quello che sta per cominciare. Con il ferragosto di mezzo sulle coste del Golfo di Gaeta si prevede il pienone di bagnanti e di diportisti. “Per questo la Capitaneria di Porto di Gaeta è pronta a produrre il suo massimo sforzo sperando in un alleato importante, quello della prudenza di ciascuno”. Lo ha detto il Capitano di Fregata Cosimo Nicastro, comandante del compartimento marittimo di Gaeta. In mare, per affrontare l’affollato finesettimana, ci saranno sette unità per il comprensorio di Gaeta (dal Garigliano fino a Fondi), 4 a Terracina, 5 tra Ponza e Ventotene. Inoltre, a dare man forte, è arriva dalla direzione marittima di Civitavecchia l’unità maggiore, la Cp 284, una imbarcazione da 32 metri con dieci uomini a bordo fondamentale per interventi con mare grosso come quello che sembra caratterizzerà il finesettimana di ferragosto.

“Ma uomini, mezzi e buona volontà non bastano se manca la prudenza tra bagnanti e diportisti – sostiene l’ufficiale di Marina riferendosi agli otto bagnanti morti per affogamento nel comprensorio di Gaeta a partire dall’inizio della stagione – Un numero di decessi elevato, in larghissima parte sopraggiunto a causa di malore. Se ciò accade sulla terra ferma si ha il tempo necessario per un soccorso efficace. Se il malore coglie in mare, anche se in acqua bassa, bastano pochi secondi perché si consumi la tragedia.

I bagnanti stiano attenti ai segnali che invia il proprio corpo, ad evitare gli shock termici dovuti alla prolungata esposizione solare e il repentino tuffo in acqua. Bisogna ascoltare i consigli degli assistenti bagnanti, gente appositamente preparata proprio dalla Capitaneria di Porto, capace di valutare le condizioni del mare. La prudenza per i diportisti, invece, consiste nell’evitare la navigazione sottocosta per salvaguardare l’incolumità dei bagnanti, e di non prendere il mare se prima non sono state effettuate le dovute verifiche sullo stato della barca, sulle condizioni meteo e che tutti gli imbarcati siano capaci di dare la posizione in una eventuale richiesta di emergenza. Va ricordato a bagnanti e diportisti che creare le condizioni per le quali è necessario intervenire in emergenza comporta un rischio non solo per le persone soccorse, ma anche per i soccorritori”.

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