“Eravamo in fila al Pronto Soccorso” è scritto sullo striscione, retto da due scheletri, affisso questa notte all’ingresso dell’Ospedale Goretti di Latina dagli attivisti di CasaPound. Una iniziativa che punta a riproporre all’opinione pubblica il problema delle lunghissime file di persone che necessitano di cure davanti al Pronto Soccorso. “”Tutti i giorni file interminabili, pazienti abbandonati sulle barelle in attesa di ricovero, gli stessi lavoratori sottoposti a turni di lavoro stressanti che devono far fronte alla rabbia dei cittadini in attesa. Inoltre nella sala d’attesa “soggiornano” barboni che utilizzano il pronto soccorso come domicilio, un’immagine da terzo mondo insomma. Una città grande come Latina non può avere un pronto soccorso che deve accogliere persone provenienti da mezza provincia; la spending review attuata non può riguardare un servizio di emergenza così importante. Recuperare risorse per garantire servizi
efficienti è possibile: basterebbe cominciare da una riforma del prontuario farmaceutico eliminando tutti quei farmaci doppi e costosi. Nel frattempo – concludono i militanti di Casa Pound – le vittime di questo sistema sanitario continuano ad essere i cittadini ed i lavoratori del settoreâ€.