Conflitto a fuoco con i carabinieri e fuga nei boschi dopo la rapina nel chietino. La caccia all’uomo termina con tre arresti
2 Settembre 2014Sono stati arrestati dai Carabinieri del Comando Provinciale di Chieti gli autori della rapina messa a segno, ieri mattina, nell’ufficio postale di Rapino (CH). Nonostante le avverse condizioni metereologiche e la vasta area sulla quale si sono concentrate le ricerche, caratterizzata da un’estesa macchia boschiva che si estende sui territori dei comuni di Vacri, Villamagna, Bucchianico, Casacanditella, Fara Filiorum Petri, Francavilla al Mare e Miglianico, l’imponente dispositivo messo in atto subito dopo gli eventi dai militari dell’Arma e coordinato dalla Dott.ssa Ponziani della Procura della Repubblica di Chieti, ha permesso, questa notte, di rintracciare e stringere le manette ai polsi di:
Matteo Mastropietro, 46enne di Cerignola (FG); Giuseppe Da Bellonio, 33enne di Cerignola (FG); Giuseppe Saracino, 33enne di Cerignola (FG).
I malviventi, ieri mattina, verso le ore 9:30, con i volti travisati da calzamaglie e armati di un fucile ed una pistola, si erano fatti consegnare dal personale dell’ufficio postale di Rapino la somma contante di 500 euro. Subito dopo erano fuggiti a bordo di una Lancia Lybra rubata, la notte precedente, a Grottammare (AP). Durante la fuga, però, erano stati intercettati da una pattuglia di Carabinieri della locale Stazione che era stata inviata sul posto dalla Centrale Operativa del Comando Provinciale dei Carabinieri di Chieti attivata, a sua volta, da una chiamata al 112.
I rapinatori, accortisi della presenza dei militari, non avevano esitato, a quel punto, ad esplodere contro di loro dei colpi di arma da fuoco riuscendo così a guadagnare la fuga e a far perdere le proprie tracce. Dopo aver abbandonato la lancia Lybra i tre uomini erano saliti a bordo di un autocarro Iveco intestato ad una società di Cerignola (FG) ma, una volta raggiunta la zona industriale di Rapino (CH), si erano imbattuti nuovamente nei Carabinieri del posto che avevano intimato loro di fermarsi e di scendere dal mezzo. I rapinatori a quel punto avevano nuovamente esploso dei colpi di arma da fuoco in direzione degli uomini dell’Arma dando vita ad un conflitto a fuoco con i carabinieri e ad un successivo inseguimento che terminava in località “Cerrone†del Comune di Casacanditella. Infatti, a causa di una stretta svolta a sinistra, l’autocarro era costretto ad arrestare la marcia dando così modo ai Carabinieri di avvicinarsi. Per coprire la fuga e dare tempo ai compagni di fare manovra, uno dei malviventi era sceso dal mezzo ed aveva continuato a fare fuoco sull’auto dei Carabinieri attingendo, in questo caso, lo specchietto retrovisore lato guida senza però ferire i militari a bordo. Subito dopo i malviventi si erano nuovamente allontanati a bordo dell’autocarro ma, percorse poche centinaia di metri, avevano deciso di abbandonare il mezzo e fuggire a piedi nella macchia boschiva circostante.
Da quel momento, ininterrottamente, i Carabinieri del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Chieti e delle Compagnie di Chieti, Ortona e Lanciano hanno cinturato l’intera area oggetto delle ricerche dando vita ad una vera e propria battuta di caccia che, alle successive 22:30, ha dato i primi risultati. Il primo a cadere nella rete tesa dai militari dell’Arma è stato il Mastropietro bloccato mentre percorreva a piedi le campagne adiacenti la strada statale “Val di Foro†del comune di Vacri (CH). Alle ore 03:00 circa è stata la volta di Da Bellonio individuato nel territorio del Comune di Villamagna mentre cercava di dileguarsi nella boscaglia circostante. L’ultimo a finire nella trappola dei militari è stato il Saracino fermato a bordo di una Ford Focus, appositamente giunta da Cerignola e condotta dal proprietario L.S., 29enne di Cerignola, denunciato a sua volta per favoreggiamento personale.
Il Da Bellonio è stato trovato in possesso di 945 euro in contanti, parte dei quali costituenti ragionevolmente l’intero provento della rapina.
I tre arrestati sono stati associati alla casa circondariale di Chieti e dovranno rispondere dei reati di tentato omicidio, porto abusivo di arma, resistenza a P.U. e naturalmente rapina.