Quasi tre giorni con il fiato sospeso. Appelli in tv, sui giornali e sui social network perché Giorgia Verrillo desse un segnale e si facesse ritrovare, ma il timore che dopo 13 anni si fosse dinnanzi ad un caso simile a quello di Serena Mollicone (nella Foto in basso) era negli animi di molti, in particolare quelli che conoscevano la tragica vicenda della studentessa di Arce. Uscita di casa per andare a scuola Serena scomparve. Ricerche continue per alcuni giorni, poi il suo corpo venne ritrovato orrendamente martoriato nelle campagne all’Anitrella. Ancora oggi non si conosce il nome del suo o dei suoi assassini. Un sospiro di sollievo, questa notte, quando da Velletri è giunta la notizia del suo ritrovamento. Era viva. Non fu così per Serena. Troppe le analogie tra le due: la giovane età , l’essere entrambe studentesse e la scomparsa di casa per andare a scuola senza mai arrivarvi. Le ricerche ma con esiti differenti. Giorgia, questa notte, ha riabbracciato i genitori. Dovrà loro spiegare i motivi del gesto oppure cosa è accaduto e dovrà spiegarlo anche agli agenti del commissariato di Cassino che erano sulle sue tracce da quando è scomparsa sabato mattina. Dovrà dire se lo ha fatto volontariamente o se qualcuno ha responsabilità su quanto accaduto. Ma questi, stamattina, sono dettagli.
Ermanno Amedei