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Ha una ischemia cerebrale, il pronto soccorso di Cassino la scambia per un colpo di freddo

Hanno confuso i sintomi di una ischemia cerebrale con quelli di un colpo di freddo. È accaduto in ospedale a Cassino dove i medici si sono ritrovati a visitare un 40enne di Gaeta che accusava indolenzimenti agli arti e dolore petto. L’uomo, martedì mattina era in città per motivi di lavoro. I suoi colleghi hanno subito notato che aveva qualcosa di strano, aveva lo sguardo spento e a tratti diceva cose senza senso. Una situazione sospetta che è andata avanti fino alle 10, poi un collega ha puntato i piedi per terra e ha insistito perchè il 40enne si facesse visitare da un medico. Per questo è stato accompagnato in ospedale a Cassino. Al Santa Scolastica è arrivato poco dopo le dieci del mattino ma dopo una breve visita, durante la quale è stata riscontrata anche la pressione arteriosa più alta rispetto al solito, oltre agli indolenzimenti degli arti sinistri. Il medico, però, è stato rassicurante: non c’è da preoccuparsi, avrebbe detto, sostenendo che si sarebbe trattato di un colpo di freddo o di uno spavento preso durante il lavoro. Una reazione psicologica, quindi, ma che non lasciava intravvedere, a suo parere, nessun pericolo anche se, sosteneva, sarebbe stato consigliabile un elettrocardiogramma ma era necessaria, per effettuare l’esame, un’attesa di circa sei ore. Una prospettiva di attesa lunga di fronte ad una diagnosi così rassicurante, l’uomo ha preferito firmare le dimissioni e tornarsene al lavoro nonostante persistessero i sintomi del “colpo di freddo/spavento”. Mentre tornava a casa insieme ad un collega, questi gli ha consigliato di fermarsi in ospedale a Formia. Una scelta provvidenziale dato che lì, i medici, hanno riscontrato una ischemia cerebrale transitoria. Ad oggi, il 40enne avverte il torpore agli arti sinistri, ma grazie alla cura le sue condizioni sono state quantomeno stabilizzate.
Ermanno Amedei

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