Cassino si prepara al Natale, ieri pomeriggio, l’accensione ufficiale delle luminarie in tutta la città , rotatorie e piazze comprese, ma soprattutto si è scongiurato il pericolo di non avere il tradizionale “Villaggio di Nataleâ€, almeno stando ai comunicati ufficiali di questi giorni. Sembra, però, che la vicenda e la decisione sull’edizione 2014-15, abbia assunto una piega diversa e che le cose stiano in tutt’altro modo da come si voglia farle apparire. Secondo i bene informati, infatti, pare che l’amministrazione comunale fosse orientata a estendere l’isola pedonale per tutto il periodo natalizio, facendo svolgere il Villaggio di Natale per le vie del centro, vista l’impossibilità oggettiva di spostare o sospendere il mercato settimanale delle calzature di piazza Labriola. In realtà pare che il vero motivo di divergenza fra Comune e organizzatori del ‘Villaggio’, la società Cierreci, non fosse propriamente il posizionamento delle casette-stand dei singoli espositori, ma quello relativo alla pista di pattinaggio sul ghiaccio, vera fonte di guadagno per la Cierreci. Questa, infatti, si sarebbe dovuta allestire in piazza Diaz, secondo le intenzioni dell’Amministrazione. La soluzione, però, avrebbe fatto storcere il naso alla Banca Popolare alla cui volontà i responsabili della Cierreci si sarebbero adeguati per ragioni commerciali. Certo, la soluzione proposta dall’amministrazione Petrarcone avrebbe avuto un impatto favorevole sui cittadini di Cassino e, a nostro modesto avviso, anche sui commercianti della città , senza trascurare il possibile abbassamento dell’inquinamento atmosferico per tutto il periodo natalizio. Un aspetto non di poco conto per la salute di tutti. Chi volesse contestare questa precisazione lo faccia, ma risponda anche ad alcuni interrogativi. In primo luogo quello se è giusto che una banca possa “non gradire†la decisione di posizionare la pista di pattinaggio in piazza Diaz, dove la stessa ha gli uffici, come se la stessa fosse propria. In secondo luogo, i mercatini di Natale o Villaggi, come li si voglia chiamare non importa, non sarebbero più alla portata dei visitatori e degli amanti dello shopping natalizio in una location priva di auto e di smog? In altre città d’Italia, del resto, dove questi si svolgono da decenni, o da secoli, si privilegiano le location prive di traffico. La salute dei cittadini, soprattutto, non è forse un valore imprescindibile rispetto ad ogni altro interesse economico? E poi lo shopping natalizio non sarebbe più pratico farlo senza lo stress di trovare parcheggio? La magia del Natale e di tutto ciò che questo porta, compresi i mercatini, le piste di pattinaggio, coperte o meno, shopping e via dicendo non sarebbe più bello viverla in spazi aperti, dove ci si possa incontrare e scambiarsi gli auguri senza rumore di auto e smog? La soluzione adottata quest’anno, di trasferire tutto a piazza Green, ha il sapore di una “tipica soluzione all’italiana†presa per non scontentare gli interessi, economici, di qualcuno a scapito, però, di quelli dei cittadini di Cassino. Ormai non si può tornare indietro, speriamo almeno che sia un Natale sereno, ce n’è davvero bisogno!
F.Pensabene