I militari della Stazione Carabinieri di San Felice Circeo e del NORM della Compagnia di Terracina – a conclusione di una serrata attività investigativa condotta in sinergia – hanno arrestato, nel tardo pomeriggio di ieri, i seguenti tre cittadini extracomunitari, tutti incensurati, nella flagranza del reato di “sequestro di persona a scopo di estorsione†in concorso: UDDIM ALAL, 30enne domiciliato a Terracina; AHAMAD BADAR, 19enne domiciliato a Roma; TALUKDAR PARVES, 29enne domiciliato a San Felice Cireo.
Nell’ambito del medesimo contesto investigativo, gli stessi militari operanti rintracciavano e sottoponevano a fermo di polizia giudiziaria, in San Felice Circeo e Terracina, anche gli altri cinque responsabili del grave delitto, che si identificano in: MOHAMMED RIPON KHAN, 54enne domiciliato a Terracina, gravato da precedenti di polizia; KHAN AKTER, 38enne domiciliato a Mantova; MIA MALDER, 25enne domiciliato a Terracina; UDDIN MD AFTAB, 25enne domiciliato a San Felice Circeo; DUTTA ASHIM, 51enne domiciliato a San Felice Circeo.
La tempestività dell’intervento del personale operante, comandato dal capitano Margherita Anzini, attivatosi a seguito delle grida d’aiuto udite da alcuni residenti della località “Fontana Copellaâ€, permetteva di individuare l’abitazione sospetta (nella foto) e di rintracciare, al suo interno, Mohammed H., commerciante ambulante di 38 anni, che era stato lì trattenuto, con la forza, dalla sera prima, legato ad una sedia, da otto cittadini stranieri di sua conoscenza. Lo stesso malcapitato, dopo essere stato liberato, indicava ai militari operanti vari particolari utili all’identificazione dei suoi sequestratori, che pretendevano la somma di euro 6.000 per la sua liberazione. Tale denaro, circa un anno prima, era stato consegnato all’ambulante dagli otto arrestati, affinché, tramite l’intermediazione di alcune agenzie abilitate, provvedesse a perfezionare la pratica per il rilascio della documentazione valida per il loro espatrio. L’istruttoria, tuttavia, non andava a buon fine, ingenerando il desiderio di rivalsa poi sfociato nella violenta pretesa di restituzione della somma. I primi tre carcerieri, sorpresi all’interno dell’abitazione, venivano pertanto arrestati in flagranza di reato, mentre altri due venivano rintracciati e fermati, poco dopo in San Felice Circeo. Le ulteriori attività d’indagine consentivano, infine, di localizzare a Terracina, a bordo di un furgone con il quale si stavano per dare alla fuga, gli ultimi tre aguzzini, sottoposti anch’essi a fermo di Polizia Giudiziaria.
Il malcapitato, ricorso alle cure dei sanitari del pronto soccorso a causa delle percosse subite e delle lesioni riportate in corrispondenza dei punti in cui era rimasto legato per circa 20 ore (collo, polsi e caviglie), veniva giudicato guaribile con una prognosi gi gg. 7 s.c.
Gli arrestati – espletate le formalità di rito – sono stati associati, nella tarda serata, presso la Casa Circondariale di Latina a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.