Notte di caccia per le Volanti di Latina, i cui agenti, da alcuni giorni, erano sulle tracce del latitante De Rosa Alessandro, che vanta parentele col clan Di Silvio.
Proprio nei servizi di controllo del territorio effettuati nei giorni scorsi dalla Polizia di Stato, personale della volante scorgeva nella zona di viale Kennedy un uomo le cui fattezze apparivano corrispondere a quelle del ricercato.
Purtroppo le scarse condizioni di luce non consentivano di fermare ed identificare l’individuo che scompariva tra i palazzoni popolari.
Più e più volte le pattuglie hanno controllato la zona senza avere riscontro del primo avvistamento, quando, nella serata di ieri, un ulteriore contatto visivo consentiva di circoscrivere il civico dove doveva trovarsi il fuggitivo.
Sul posto piombavano tre volanti le quali, con il supporto di un agente della Squadra Mobile che conosceva bene il De ROsa, procedevano a perquisire alcuni appartamenti di parenti dell’uomo, proprio ubicati in quel viale Kennedy al civico 26.
Infatti, proprio presso quell’indirizzo, risultava risiedere la moglie del De Rosa. Fatta irruzione all’interno dell’appartamento, però non vi era traccia del ricercato, ma un particolare attirava l’attenzione degli agenti: sul tavolo della cucina vie erano tre piatti con resti di cibo, mentre le persone presenti nell’appartamento erano solo due. Si procedeva quindi a perquisire minuziosamente ogni angolo della casa , ma con esito negativo.
Certi della presenza del De Rosa nel palazzo, che era stato circondato dagli agenti e nessuno ne era uscito prima del blitz, i poliziotti ritenevano che lo stesso si fosse precipitosamente nascosto o nelle parti condominiali o in un attiguo appartamento.
Dopo aver perquisito scale e cantina, si suonava il campanello di un portoncino attiguo all’abitazione della moglie del De Rosa, al fine di ricevere notizie se l’inquilino lì abitante avesse notato movimenti strani e precipitosi nel palazzo.
Dopo diversi secondi apriva la porta un uomo, il quale, di fronte alle domande incalzanti degli agenti, mostrava un crescente nervosismo, tanto da farlo balbettare e tremare.
Tanto bastava agli agenti per introdursi nell’abitazione del predetto.
Un’attenta ricerca consentiva di trovare il DE ROSA nascosto, vestito, sotto le coperte di un letto ubicato in una delle stanze dell’abitazione.
Ammanettato, il De Rosa confermava la sua identità .
De Rosa Alessandro si trovava agli arresti domiciliari per reati attinenti allo smercio di sostanze stupefacenti.
Al vaglio della Polizia la posizione dell’inquilino che lo nascondeva in casa.