I carabinieri che da oltre un mese indagavano sulla scomparsa di Gilberta Palleschi sono arrivati al 43enne grazie a dettagli investigativi non di poco conto. innanzitutto un testimone ha raccontato di aver visto una Nissan Micra nera in quella zona lo stesso giorno della scomparsa che un uomo tentava di chiudere con la forza il portabagagli dell’utilitaria. Le celle telefoniche hanno agganciato il teloefonino dell’uomo proprio in quella zona e in quell’arco temprale. poi anche il pedigree giudiziario dell’uomo. gia con precedenti specifici per violenza sessuale per condanne che gia lo avevano portato al carcere. Fermato, messo sotto pressione, ha ammesso di aver incontrato Gilberta Broccostella, di aver tentato un approccio sessuale e al diniego, l’avrebbe aggredita. È un 43enne di Sora l’uomo arrestato oggi dai carabinieri del reparto operativo del comando provinciale dei carabinieri di Frosinone con l’accusa di omicidio, villipendio e occultamento del cadavere di Gilberta Palleschi, la 59enne scomparsa il 1 novembre e trovata morta oggi a Campoli Appennino. si chiama Antonio Palleschi e non è parente della donna. L’avrebbe incontrata sul luogo in cui il giorno della scomparsa, vennero poi trovati i resti di un suo braccialetto in una località di Broccostella dove la donna era solita passeggiare. L’uomo ha confessato il delitto, raccontando di averla incontrata in quel punto, di averla picchiata con calci e pugni, di averla portata sull’orlo del dirupo e, dopo averla finita con una pietra, l’ha gettata di sotto dove oggi il suo corpo è stato trovato. Nel corso della conferenza stampa di questo pomeriggio in procura a Cassino alla domanda relativa sulla ipotesi di violenza sessuale, gli investigatori non hanno risposto.