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Ai greci in mano ai cravattari, un Tsipras Masaniello o Robespierre?

di Max Latempa

Se Tsipras manterrà le promesse fatte ai Greci in campagna elettorale, sarà tutto ancora da vedere. In tutto il mondo la fiducia nei politici è pari a zero e quindi è probabile che anche il Masaniello greco parlasse alle folle sapendo di mentire. Quello che di straordinario è accaduto però, in Grecia, è che la gente ha agito compatta nel punire la classe politica che ha portato la nazione al disastro.

Fino al duemila la Grecia non ha mai navigato nell’ oro. Ma la paura che la dracma diventasse spazzatura sui mercati mondiali aveva tenuto a freno le tendenze sperperatrici e delinquenziali dei politici greci. Si viveva con poco ma si viveva dignitosamente. Con l’ arrivo dell’ Euro, però, i politici hanno pensato bene che si potesse iniziare l’ assalto alla diligenza, saccheggiando la ricchezza nazionale a vantaggio delle tasche di pochi. Olimpiadi, pensioni a 40 anni, sistema sanitario illimitato, assunzioni di massa nel pubblico ed infrastrutture mai viste prima in un paese che si è sempre accontentato di poco. Clientelismo sfrenato.

Il bilancio è collassato ma per anni a Bruxelles hanno inviato conti falsi. E quegli scienziati dell’ Unione Europea hanno sempre abboccato, strano vero?

Quando la situazione è precipitata e non c’ erano più soldi, è stato accordato, agli stessi politici causa del disastro, un maxi prestito mondiale di 300 miliardi.  Ovviamente i Greci non hanno visto neanche un euro. Tutti i soldi sono transitati tramite le banche per ripagare i titoli di stato ellenici che avevano in cassaforte. Quei soldi poi sono volati in parte in Svizzera, al sicuro, in parte chissà dove. E’ tutto certificato.

Nel frattempo la Grecia ha continuato ad emettere titoli di Stato che questa volta sono stati acquistati dalla BCE. E così sarà ancora per anni. Quindi il debito adesso ce lo siamo accollato noi.

I Greci, praticamente, sono finiti da uno strozzino all’ altro, senza che la loro situazione sia migliorata, anzi. Roba da cravattari.

Però ora hanno reagito ed hanno punito quelli che già da tempo avrebbero dovuto finire dietro alle sbarre.

Hanno avuto la forza di liberarsi dal giogo della mafia politico-finanziaria che alberga oggi in Europa. Adesso dovranno avere la forza di mandarli in galera, perchè la punizione della sconfitta politica è troppo poco.

La culla della Civiltà e della Democrazia saprà di nuovo indicare al resto d’Europa la strada da seguire?

 

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