Attentati in Francia, tra punti oscuri e cortei “affollati” da politici
13 Gennaio 2015di Max Latempa
Vi sono molti fatti ancora da chiarire sugli attentati di matrice islamica in Francia.
Riepiloghiamo: Coulibaly vuole andare a colpire l’ Eliseo ma fa un incidente con la macchina e fa saltare il piano originario perchè uccide una vigilessa. Poi va a girare un filmato in cui dice di essere dell’ Isis, mentre i suoi amici, i fratelli Kouachi, stanno facendo la mattanza nella sede di Charlie Hebdo, urlando di essere di Al Qaeda. Poi si barrica in un supermercato ebreo dichiarandosi martire e si fa uccidere, senza eliminare prima tutti gli ostaggi.
I due fratelli, più il complice, l’autista sprovveduto che perde la carta d’identità nell’ auto della fuga, sbagliano prima indirizzo, poi fanno la strage ma, invece di avere un piano di fuga concreto, si dividono. L’ autista viene beccato subito. Era tornato a casa come se niente fosse. Anzi dice pure di avere un alibi. I fratelli invece vagano tutta la notte per i boschi. Un benzinaio, mentre tutta la Francia li cerca, li vede sull’ autostrada con lanciarazzi e bandiere come se stessero andando allo stadio e chiama la gendarmeria.
Infine si barricano in un capannone deserto e non si accorgono che il proprietario è nascosto in uno scatolone e parla al cellulare con la polizia.
Gli americani hanno subito fornito informazioni dettagliatissime sui terroristi. Addirittura sapevano  dove e quando si sono addestrati.
Charlie Hebdo, era vigilato solo da un metronotte, nonostante le minacce ricevute e l’ attentato incendiario di un anno fa.
Come hanno fatto ad armarsi?
La crisi ha costretto molte nazioni a tagliare i fondi ai servizi segreti (quei fondi che non vengono neanche riportati in bilancio e che nessuno è tenuto a sapere come vengono spesi). I servizi segreti francesi hanno fatto la figura dei fessi. Erano anche stati avvisati il giorno prima dai servizi algerini.
Julian Assange, l’ inventore di wikileaks, in queste ore ha parlato di servizi segreti compiacenti, cioè che non si può escludere che i terroristi, oltre che paurosamente sprovveduti, siano stati anche manipolati.
Chi potrebbe trarre vantaggi da una terribile strage come questa?
Come mai i terroristi islamici, in tanti attentati compiuti in tutto il mondo, non hanno mai ucciso un solo politico. Solo stragi contro gente nei treni o negli uffici o nei mercati.
Nel frattempo loro, i politici, hanno partecipato alla sfilata di Parigi. Una bella foto circolata in tutto il mondo li ritrae tutti insieme come se fossero metalmeccanici ad un corteo sindacale. I giornali hanno esaltato il bagno di folla e la partecipazione di oltre 50 capi di stato al corteo di Parigi insieme a milioni di persone.
Peccato che nelle foto scattate dall’ alto, si vede bene che dopo le prime file composte per lo più da guardie del corpo e collaboratori, ci fosse il vuoto. La gente era da un’altra parte.
Caro Max, hai proprio ragione! Ci sono troppi punti oscuri in questo attentato. Troppo sprovveduti o manovrati gli attentatori?Certo non lo sapremo mai, ma l’evidenza dei fatti ci porta inevitabilmente a dedurre, che ad aver tratto vantaggio da questo attentato non sono certo stati gli islamici, l’ISIS o Al Qaeda. I politici di tutto il mondo, però, stanno approfittando per rendere visibile la loro buona volontà , (si fa per dire), a “proteggere” i loro concittadini: chiedendogli più soldi, per la loro sicurezza. Il problema, però, è che ogni qualvolta sembra che la nostra libertà venga minacciata dagli islamici la nostra difesa si traduce nella limitazione della nostra libertà e privacy: dobbiamo accettare un controllo invasivo e capillare delle nostre vite ( cellulari, conti correnti, spostamenti…..). Evviva “la libertè…”