De Sica la scelse a 14 anni come attrice de “La Ciociara” ma probabilmente la Loren non la volle
27 Gennaio 2015Quella parte sarebbe dovuta essere sua, ma il fatto che le sia stata negata, comunque, non le ha stravolto la vita. Giulia Sellari, (Maria Pia all’anagrafe) 71 anni di Frosinone, avrebbe dovuto interpretare il ruolo di Rosetta, figlia di Cesira, ne “La Ciociaraâ€, film capolavoro degli anni ’60, premiato con l’Oscar, tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia. Giulia avrebbe, quindi, dovuto recitare, al fianco di Sofia Loren sotto la regia di Vittorio De Sica, nel drammatico film che raccontava le vicende di una donna e sua figlia stuprata dalle truppe marocchine durante la Seconda guerra Mondiale.
Erano anni difficili quelli che Giulia ricorda, gli anni del dopoguerra. Era nata a Patrica (Fr) nel 1943 dove la sua famiglia era stata sfollata durante in conflitto da poco terminato. “I miei genitori mi battezzarono con il nome Giulia, ma all’anagrafe, in quel periodo, vi era una dipendente che registrava tutte le bimbe nate con il proprio nome: Maria Pia. In quel comune, infatti, sono tantissime le donne della mia età che si chiamano cosìâ€. Finita la guerra i Sellari, tornarono a Frosinone. “Finita la quinta elementare, i miei non vollero che proseguissi gli studi. Ritenevano che le quattro figlie femmine sarebbero dovute diventare delle buone mogliâ€.
La bellezza delle ragazze non era sfuggita a tre fratelli, loro vicini di casa, tre dei quali le hanno prese poi in moglie. In particolare, le vicende di Giulia stavano particolarmente a cure a Marcello Ferraro. “Eravamo cresciuti insieme – ricorda la donna – ma le sue intenzioni erano chiare e lo si capiva quando scacciava a malo modo gli altri ragazzi che si avvicinavano a casaâ€. Nell’estate del 1958 a Frosinone, la notizia che il grande regista Vittorio De Sica, tra l’altro originario proprio di Sora, cercasse attori ciociari per un suo film, non tardò a diffondersi.
Si sapeva che l’attrice principale sarebbe stata la più giovane Sofia Loren preferita ad Anna Magnani, e che si cercava un volto ciociaro che interpretasse la figlia. In pochi conoscevano la trama drammatica, men che mai Giulia. “Avevo 14 anni e in tanti mi incoraggiavano a partecipare tranne i miei genitori e Marcello. Francamente non ne avevo nessuna voglia ma l’aria scettica di Marcello che, agli incoraggiamenti che mi facevano gli altri rispondeva: ‘figuriamoci se ti pigliano. Se non sei raccomandata non ti guardano nemmeno’; suonava come una sfidaâ€. “Adesso lo posso dire – dichiara Marcello, seduto sullo stesso divano, oggi 73enne, diventato poi suo marito e padre dei suoi due figli – Ero geloso e temevo che me la portassero via. Non eravamo neanche fidanzati ma avevo le mie mireâ€.
Giulia non ricorda di preciso la data. Ricorda però che una mattina dell’estate del 1958, nonostante le facce torve dei genitori, che comunque non glielo impedirono, prese l’autobus e in 5 minuti arrivò in centro a Frosinone, nei pressi dell’hotel Garibaldi dove De Sica aveva impiantato il suo quartier generale per il casting. Oggi, nello stesso albergo, conservano una foto di De Sica con l’allora proprietario della struttura.
“Alle 8 c’erano in fila già almeno un migliaio di persone. Sono stata ad aspettare per almeno tre ore, senza neanche un caffè o un bicchiere d’acqua – ricorda – I candidati venivano fatti entrare a gruppi di quattro cinque, alcuni venivano solo guardati e, dopo averli salutati, venivano fatti uscire, altri, invece rimanevano e venivano scattate loro delle foto. Quando arrivò il mio turno, entrai nello stanzone all’interno del quale, dietro ad un tavolo, seduto e intento a fumare, c’erano De Sica e alcuni suoi collaboratori. Scambiammo quattro chiacchiere e nel mentre non smise mai di fumare. Mi chiese come stavo e poi mi affidò ai fotografi; erano più di uno e scattarono centinaia di foto facendomi cambiare continuamente posa. Circa una mezz’ora, poi De Sica stesso mi chiese dove fossero i miei genitori. Gli risposi che erano a casa, non molto lontano dal centro e lui di rimando chiamò il suo autista chiedendogli di accompagnarmi e tornare con mia madre e mio padreâ€. Quello, a quanto pare, fu per Giulia, un momento di vera gloria. L’autista la fece salire su una macchina, una Citroen Pallas, che all’epoca era considerata l’auto delle grandi star. “In quella macchina mi sentivo come una principessa – racconta Giulia – e l’autista mi disse che era di Sofia Loren. Mi disse anche che quelli del casting e lo stesso De Sica mi avevano notata subito anche quando ero in fila, ma che per rispetto degli altri, dovevano aspettare il mio turnoâ€. Arrivati in prossimità della casa, Giulia intravide Marcello che era fuori, impaziente, ad aspettare. “Era il mio momento di rivalsa; mi sporsi dal finestrino urlandogli: ‘Hai visto che ce l’ho fatta’â€. I genitori le andarono incontro, l’autista riferì dell’invito esteso a tutta la famiglia. Salirono in auto, anche Marcello, e insieme andarono all’autolavaggio in via Aldo Moro dove lavorava Sergio, il fratello di Giulia. “Era tutto sporco di grasso – ricorda Michele – entrò comunque nell’auto sporcando la tappezzeria e poi al ritorno si offrì per lavarlaâ€. De Sica conversò con i genitori, chiedendo loro se erano contenti se la figlia avesse partecipato al film. “Non raccontò nulla della trama, riferì delle possibilità che una simile occasione mi avrebbe offerto. Loro, seppure non entusiasti, acconsentirono. Si strinsero la mano e si riproposero di incontrarsi successivamente per sottoscrivere il contratto con quelli della produzione. Tutti insieme tornammo a casa a bordo di quella splendida auto guidata dall’autista. Ricordo le telefonate di amici che vivevano fuori e che avevano saputo la notizia dai giornali o la gente che mi incontrava per strada e mi indicava come quella che avrebbe recitato insieme a Sofia Lorenâ€. Ma quel momento di gloria non ebbe nessun seguito. “Dopo quella stretta di mano, infatti, nessuno si fece più sentire. Io appresi dai giornali che la parte della figlia ne La Ciociara era stata data ad una ragazzina americana (Eleonora Brown – ndr), ma non ne feci un grande problema, in particolare dopo aver visto il film al cinema a Frosinone insieme a Michele. Capii che non mi sarebbe certamente piaciuto interpretare quella parte durante lo stuproâ€. Giulia però, a denti stretti, sostiene una sua idea e cioè che a non volerla al suo fianco era stata la stessa Loren “Forse perché – dice – nonostante avessi 14 anni, ero già più alta di lei. Sono contenta che sia andata così. Ho avuto due figli splenditi e ho tanti nipotiâ€. Sono proprio i nipoti che, però, raccontano come la nonna, alla vista in tv di Sofia Loren, mormora garbate imprecazioni. Marcello e anche chi la conosceva da ragazza, non hanno dubbi “Non solo era più alta, ma era anche molto più bella della Lorenâ€.
Ermanno Amedei