Un sedicente questore Martinelli, che ha tentato la truffa in mezza Italia, è approdato ieri anche a Gaeta. Il sistema era sempre lo stesso: chiede la ricarica di una prepagata dando come garanzia la sua carica istituzionale. Evidentemente altrove la truffa era riuscita, ma aveva anche già collezionato tante denunce. L’ultima è arrivata ieri dal commissariato di Gaeta. Nelle prime ore del pomeriggio di ieri un uomo si reca presso un distributore di benzina presentandosi al gestore come il “Questore Martinelliâ€. Il presunto “Questore†richiede la ricarica della carta “you and ENI “ della figlia, impossibilitata a farlo poichè bloccata sull’autostrada per Firenze. L’uomo fornisce come garanzia della sua “anomala†richiesta proprio il numero del Commissariato dicendosi disposto anche a fare avvicinare un’auto della Polizia. Il gestore insospettito chiama comunque il 113 raccontando quanto sta accadendo. Agli operatori del commissariato il fatto è subito apparso come il tentativo di una truffa, e per tale ragione fanno un riscontro sul telefono e l’intestatario del numero della targa che risulta essere M. Luigi, nato a Caserta classe 1973, pluripregiudicato. Tempestivamente una volante del Commissariato si porta presso il distributore e poco distante rintraccia e ferma il “ sedicente Questore Martinelliâ€. L’uomo agli agenti della Polizia di Stato che lo hanno bloccato ha subito confessato la truffa. Per tale ragione il 42enne, con già precedenti specifici, è stato denunciato per truffa ed usurpazione di funzione pubblica. Il giorno prima aveva tentato lo stesso stratagemma a Modica. In quella circostanza aveva avuto addirittura il coraggio di chiedere l’intervento di una volante della polizia che gli facesse da garante per la sua truffa.
er. am.