E’ stata eseguita una ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti di C. M.R., di 26 anni e di R. T., donna di 25 anni, entrambi di Lanciano, ritenuti i responsabili di furto aggravato commessi in danno di diversi esercizi commerciali presenti nel territorio del comune di Lanciano, nel periodo 17.11.2014 – 06.12.2014.; porto di armi od oggetti atti ad offendere, in Lanciano, nel periodo 17.11.2014 – 06.12. 2014.
Le indagini, coordinate dal Sost. Procuratore Dott. Rosaria Vecchi sotto la supervisione del capo della Procura Francesco Menditto, ed eseguite in perfetta sinergia dal Comando Compagnia CC. e dal Commissariato di P.S. di Lanciano, hanno permesso di trarre in arresto i responsabili dei furti con “spaccata†ai danni di numerosi esercizi commerciali del territorio lancianese nei mesi di novembre e dicembre scorsi . Si tratta dei due arrestati e del fratello minore di C. M.R., denunciato in stato di libertà per gli stessi reati alla Procura Minorile de L’Aquila, I furti, per la loro modalità di esecuzione (gli autori del reato per accedere all’interno degli esercizi pubblici e commerciali mandavano in frantumi vetrine e sfondavano le porte di accesso servendosi di bombole di gas, mazze ferrate e bastoni ferrati), hanno creato un forte allarme sociale.
Per il porto e l’utilizzo di tali oggetti atti ad offendere, agli indagati è stato contestato anche il reato di porto di armi od oggetti atti ad offendere.
Fondamentali per la chiusura dell’inchiesta sono risultate le immagini estrapolate dalle videocamere di sorveglianza, la testimonianza dei cittadini e la presenza sul territorio delle pattuglie delle forze dell’ordine intervenute nell’immediatezza dei fatti, con conseguente rinvenimento in alcuni casi delle armi appena utilizzate per sfondare le vetrine e raccolta della testimonianza “ a caldo†dei cittadini che avevano assistito ad alcune fasi delle irruzioni.
Gli indagati, dopo aver distrutto le vetrine e le porte di accesso degli esercizi commerciali presi di mira, oltre alle somme di danaro contenute nei registratori di cassa degli esercizi pubblici e commerciali “assaltati†si sono impossessati anche di generi alimentari, prosciutti, forme di grana padano e parmigiano reggiano, salami, nonché, in danno di un esercizio di parrucchiere per donna, numerosi attrezzi per parrucchiere del tipo piastre, phon e ferri arricciacapelli e prodotti cosmetici.
Il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lanciano, Dott. Francesco Marino, su richiesta avanzata dal P.M. titolare delle indagini, ha emesso a carico degli indagati di maggiore età la misura cautelare più restrittiva in considerazione della gravità dei fatti reato commessi, del ristretto arco di tempo in cui sono stati commessi e dalla negativa personalità degli indagati.