Scacco matto alla Dama Bianca. Prioprio prendendo spunto da uno dei destinatari dei 28 provvedimenti restirittivi eseguiti questa mattina dagli agenti del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Frosinone e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli ha preso il nome di una imponente operazione effettuata nel contrasto al traffico internazionale della cocaina e al sequestro di 32 immobili acquisiti con i proventi della droga.
Ponti invisibili collegavano province italiane Roma, Salerno, Monza, Macerata e Vicenza con Paesi stranieri come Spagna, Olanda, Venezuela e Colombia. Ponti letteralmente abbattuti dalle forze dell’ordine che nel corso delle operazioni dal 2010, hanno ricostruito tutte le fasi che portavano la cocaina, Dal Sud America e dall’Olanda fin nel nostro apese attraverso porti e aereoporti con la complicità di personale portuale e aeroportuale a Civitavecchia, Salerno e Fiumicino.
Il capo indiscusso dell’organizzazione è il latitante campano Pasquale Fiorente un vero e proprio mediatore del narcotraffico coordinando dal Venezuela e da altri Paesi del Sud America il trasferimento in Italia delle partite di droga destinate soprattutto ad alimentare il mercato campano.
Ingegnoso il sistema per mettere al sicuro la droga una volta arrivata sul suolo patrio, la nascondere temporaneamente in case e depositi di insospettabili come due fratelli di Fiumicino ed il gestore di un bed & breakfast di Roma. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati ingenti quantità di cocaina; 100 kg in un solo caso, ma anche una tonnellata di hashish che, se immessi sul mercato, avrebbero fruttato all’organizzazione oltre 20 milioni di euro.
Sequestrati, inoltre, 16 immobili, 6 veicoli, un’imbarcazione, un’impresa e quote societarie nonché 10 conti correnti bancari per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro.
Tra i destinatari delle misure cautelari in carcere anche la “Dama Bianca†già arrestata nel marzo 2013 all’Aeroporto di Fiumicino perché trovata in possesso di circa 24 kg di cocaina.
Determinante il ruolo della donna all’interno dell’organizzazione abile a tessere una rete di contatti tali da garantire in Italia l’ingresso indisturbato dei quantitativi di droga.
Ermanno Amedei