I fatti accaduti a Cassino, proprio perché hanno coinvolto giovanissimi nei luoghi che loro più frequentano, sono la riprova che la prevenzione, per essere efficace, va fatta in maniera radicale. Ben vengano i controlli nelle piazze, nei vicoli e nei luoghi frequentati dagli spacciatori; ben vengano i controlli e gli arresti di spacciatori anche giovanissimi, ma la diffusione della legalità coinvolgendo le scuole, diventa di primaria importanza. La polizia di Stato, oltre ai tradizionali controlli, ha pensato anche a questo e, su direttive del questore Filippo Santarelli, coordinati dal dirigente del commissariato di Cassino Cristina Rapetti, oggi ha iniziato un ciclo di incontri con gli studenti delle scuole superiori della Città . Stamattina alcuni poliziotti, solitamente operanti sulle strade, hanno incontrato gli studenti dell’istituto Alberghiero. L’iniziativa, ovviamente, serve ad avvicinare i ragazzi all’istituzione, a far vedere il poliziotto come un amico e non certo come una figura dalla quale difendersi. Il messaggio è che l’illegalità comincia anche dalle piccole cose, dai piccoli furti tra i compagni di scuola, dallo schiaffo dato “per scommessa†a sconosciuti a mo’ di gioco. Vessazioni subite dai bulli, spesso si configurano come veri reati che vanno, innanzitutto evitati e, nel caso, perseguiti per evitare che da piccoli diventino, con l’impunità , reati sempre più grandi.
Ermanno Amedei