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Spari a Cassino, Igor Fonte: “Serve tavolo tecnico con forze dell’ordine per emergenza sicurezza”

La paura per i fatti di violenza che hanno scosso Cassino nelle ultime 48 ore si è diffusa in città a macchia d’olio. Una paura che va fronteggiata con iniziative anche politiche. Tra i più giovani in consiglio Comunale, Igor Fonte, è il primo a farsi sentire sull’argomento ritenendo necessario un tavolo tecnico con le forze dell’ordine, una iniziativa che ha già annunciato al sindaco e che formalizzerà non più tardi di domani. “Cassino non può diventare un sobborgo della Campania, nella sua eccezione negativa. – dichiara Fonte – La droga non è una novità purtroppo a Cassino, c’è sempre stata così come altrove. Però quello che mancava erano le pistolettate; questo fino all’atrio giorno. La città era definita tranquilla anche se i segnali che il fuoco covava sotto la ceneri c’erano tutti ma non li si voleva riconoscere e quando lo sostenevo, anche in consiglio Comunale, c’era chi sghignazzava. Gli evidenti attacchi ai simboli della legalità dovevano suonare come campanelli di allarme, le insegne di Falcone e Borselli, alla villa comunale imbrattate dai vandali, l’albero della legalità nella stessa piazza Labriola sradicato, la targa di Peppino Impastato danneggiata dovevano essere avvisaglie da cogliere così come le liti in piazza Labriola tutte classificate come semplici scazzottate tra ragazzi senza tra episodio ed episodio. A cassino, quindi il problema è anche culturale. Nell’immediato, quindi, – conclude Fonte – intervenire con tavolo tecnico con forze dell’ordine per capire cosa fare ciascuno per le proprie competenze. Sono episodi avvenuti nel pieno centro di Cassino e bisogna dare una risposta immediata alla paura che ormai si è diffusa, a ragione, in città. A lungo termine, invece, occorre intervenire sulla formazione culturale dei ragazzi così come fanno associazioni come quella di Peppino Impastato direttamente nelle scuole. E’ ora che chi sghignazzava davanti agli allarmi lanciati, capisca di aver sbagliato e smetta di strumentalizzare fatti così importanti a scopi elettorali”.

Ermanno Amedei

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