Blitz per strappare i figli al padre di Cassino, madre polacca e due complici condannati a 18 mesi di carcere
6 Febbraio 2015Tentò di riprendersi i figli con la forza. Così una madre polacca e due suoi complici connazionali, sono stati condannati ieri mattina dal tribunale di Cassino a 18 mesi di carcere oltre a risarcire l’ex marito nella doppia veste di padre e tutore dei figli. Era l’ottobre del 2007 quando in via Enrico de Nicola, i tre assalirono la donna che portava a spasso i due bambini di 5 e 7 anni. Era la zia dei piccoli, e venne strattonata e colpita al volto e la madre polacca e uno dei complici le strapparono dalle mani i pargoli dati in affidamento esclusivo al padre. Le urla della donna aggredita e quelle degli stessi bambini innescarono la reazione dei passanti e dei commercianti che, a loro volta circondarono gli aggressori impedendo loro di portare i bimbi nell’auto alla cui guida c’era un terzo complice con il quale sarebbero dovuti fuggire. Con il pargolo più grande la donna si rifugiò in un negozio dove, poco dopo, la gente intervenuta vi portò anche l’altro bambino recuperato dagli aggressori. L’intervento dei carabinieri della compagnia di Cassino comandati dal compianto capitano Adolfo Grimaldi, servì a ripristinare l’ordine. I tre vennero denunciati e furono allontanati dalla città . Ieri mattina, al termine del processo che ha visto sfilare decine di testimoni, il giudice monocratico Barbara Del Pizzo ha condannato i tre a 18 mesi di carcere ritenendoli colpevoli di esercizio arbitrario con violenza sulle persone e sottrazione di minore, in più li ha condannati anche a risarcire il padre dei piccoli.
Ermanno Amedei