L’inquinamento da amianto è uno dei maggiori pericoli nella regione Lazio. Di recente sono stati pubblicati alcuni dati, da parte di Legambiente, allarmanti sulla presenza e soprattutto sul mancato smaltimento di questo pericoloso materiale. Secondo l’associazione ambientalista nel Lazio ci sarebbero più di 1 milione di tonnellate di amianto e 1042 morti per mesiotelioma dal 2001. Legambiente “Non si può perdere tempo. Sia subito approvata la legge regionale sull’amianto”, queste le richieste del sodalizio dopo la pubblicazione dei dati. Un milione di tonnellate di amianto ancora presenti sul nostro territorio, solo 100.000 sono state rimosse in 10 anni. Questi in sintesi i dati sulla presenza di amianto nel Lazio emersi dall’indagine e la richiesta di un appuntamento per oggi durante l’incontro “Una Regione libera dall’Amianto”.
L’amianto è un dramma irrisolto e troppo spesso ignorato, la proposta di legge della consigliera Cristiana Avenali che attende di essere discussa nelle commissioni competenti, vorrebbe istituire politiche di sostegno per l’assistenza dei soggetti ex esposti, e a quelli colpiti dalle malattie collegate all’amianto. In particolare si vorrebbe istituire uno “Sportello amianto” nelle Asl e rendere gratuite le prestazioni diagnostiche. In più sarebbe istituito, tra le altre proposte, un registro di tutti gli edifici con tracce di amianto e verrà regolamentato lo smaltimento dei piccoli quantitativi.
“Sono passati 22 anni dalla messa al bando dell’amianto e ne abbiamo sul nostro territorio ancora un milione di tonnellate – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – non si può piu aspettare. Dobbiamo ripulire gli edifici, i complessi industriali e le scuole da ogni residuo di amianto e fare in modo che ovunque si accorcino i tempi delle bonifiche, oltre a realizzare strutture idonee per lo smalltimento in modo da abbaterne i costi. Se i dati sulla presenza nel territorio e sulla conseguenza sulla salute parlano chiaro, adesso l’amministrazione regionale porti velocemente all’approvazione una norma di civiltà che va nella direzione giusta. A seguito dell’impegno preso un appuntamento per oggi da tutti i consiglieri intervenuti, compresi i presidenti delle commissioni regionali salute e ambiente, seguiremo da vicino l’iter perchè dalle parole si arrivi ai fatti, restituendo a tutti gli abitanti del Lazio una regione #amiantofree”.
L’associazione continuerà a individuare i siti a rischio concentrandosi anche sull’ambiente scolastico, sia in termini strutturali che nel campo dell’educazione e della sensibilizzazione dei cittadini.
F. P.