Cinque persone, (B.N. 45 anni, P.M. 38 anni, G.F. 26 anni, M.A. 25anni e A.M. 53anni), alcune residenti a Roma, altri in Romania, sono state arresta perché ritenute responsabili, a vario titolo, dello sfruttamento e del favoreggiamento della prostituzione esercitata in strada, da una ragazza romena di 16 anni. Le ordinanze per l’applicazione di misure cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Roma, Luigi Balestrieri, su richiesta dei PM della Procura della Repubblica di Roma, Maria Monteleone e Cristiana Macchiusi, sono state eseguite dai carabinieri den nucleo investigativo del reparto operativo di Roma.
Le indagini sono state avviate dai militari di via in Selci a seguito della denuncia di scomparsa presentata, nel luglio del 2014, presso un Comando Stazione Carabinieri, da una zia della minore residente in provincia di Bergamo. Nella circostanza, la donna aveva riferito di essere stata contattata telefonicamente dalla nipote che le aveva confidato di essere stata portata in Italia da un connazionale, il quale la stava costringendo a prostituirsi in strada nei pressi di Roma.
Le indagini eseguite sulla vicenda dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno consentito di acquisire gravi elementi di responsabilità nei confronti di cinque persone che, a vario titolo, hanno sfruttato e/o favorito l’attività di prostituzione esercitata dalla minore, nonché indentificare numerosi clienti della giovane ragazza romena che sono stati denunciati all’A.G. per violazione dell’art. 600 bis c.p. (prostituzione minorile).
Tra le persone arrestate figurano la madre e il compagno della minore, raggiunti in Romania dal mandato di arresto europeo, i quali, consapevoli dell’attività svolta dalla giovane, si facevano inviare parte dei proventi del meretricio tramite servizi di trasferimento di denaro.
La minore, rintracciata mentre si stava prostituendo lungo una strada del quartiere EUR, è stata affidata ad una struttura di prima accoglienza.