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Nudi artistici su profilo di pittrice Frusinate segnalati a facebook, bigottismo o invidia?

Bigottismo o invidia dietro alle segnalazioni fatte a facebook dei dipinti di una artista di Frosinone, Agnes Preszler, della quale raccogliamo lo sfogo.

“Sono un’artista con ambizioni professionali e, oltre ai miei ritratti ed altri quadri che circolano in rete da anni, da poco pubblico anche i nudi che attualmente fanno una parte in crescita della mia produzione artistica. Si tratta di nudi semplici, maschili e femminili, senza volgarità, basati sugli studi anatomici che sto proseguendo con molta determinazione, seguendo le orme dei più illustri artisti della storia dell’arte.

Non avrei mai immaginato che a qualcuno potessero dare fastidio, tanto da segnalarne ben cinque (ovviamente con esito negativo) agli amministratori di Facebook. Anche altre immagini (di dipinti e foto artistiche), hanno suscitato sdegno da parte di questo novello Braghettone. Pur non avendo ancora visto le opere discriminate degli altri artisti, conoscendoli personalmente, sono sicura che le stesse non siano pornografiche.

Questa persona ha agito probabilmente per invidia nei confronti di noi artisti che apprezziamo e valorizziamo il corpo umano attraverso le nostre opere. Posso solo compatirla, in quanto, avendo questa visione distorta nei confronti di qualsiasi nudo artistico, si perde una bella e meravigliosa parte della produzione artistica, dal Rinascimento fino ai nostri giorni. I nudi artistici sono elogio della bellezza esteriore ed interiore e della nobiltà della persona umana e non la mortificano come invece spesso fa la reale pornografia. Se la semplice vista del corpo umano gli (o le) dà tanto fastidio, allora potrebbe trattarsi di una persona con disturbi mentali, suscitati magari da sensi di colpa.

Questo episodio mi ha ricordato il caso dei capezzoli coperti (il quadro di Tiepolo a palazzo Chigi) per salvaguardare l’immagine dell’allora presidente Berlusconi, che, giustamente, ha fatto infuriare Vittorio Sgarbi. L’ipocrisia e l’ignoranza vanno a pari passo. Se si vede pornografia nel nudo artistico, il difetto è nell’occhio dello spettatore e non nel quadro.

Inutile dire che continuerò sulla strada, realizzerò ed esporrò altri nudi per chi sappia apprezzare questo genere. A tale proposito, il prossimo appuntamento è presso la Biblioteca di Cassino, dove, dal 26 al 29 marzo, nell’ambito della rassegna e mostra collettiva “Le donne e l’arte”, organizzata dall’associazione “Se non ora quando”, saranno esposti tre dei quadri incriminati”.

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