C’erano proprio tutti questo pomeriggio al parco “Baden Powell†di via Verdi a Cassino a ricordare Michele Giordano, a dedicargli la piazzetta del parco, di quello che un tempo era il campo boario e che oggi è il secondo polmone verde di Cassino. Quello dove Michele Giordano, nel 1966 organizzò la prima edizione della “Fiera Campionaria di Cassino†portata avanti per decenni. C’era l’amministrazione comunale al gran completo, c’erano i figli, ma c’erano molti dei suoi collaboratori, tutti insieme a ricordare le sue vulcaniche iniziative che hanno portato Cassino ad essere conosciuta in tutta la regione. C’erano i ragazzi di allora, oggi un po’ più attempati, quelli che con Michele Giordano hanno iniziato la loro attività giornalistica, di conduttori televisivi, di speaker radiofonici. In tanti hanno voluto ricordare aneddoti, momenti legati agli inizi della prima emittente radiofonica Radio Cassino Stereo, e di quella televisiva “Tele Cassinoâ€. C’erano i suoi collaboratori di allora, e quelli di oggi che continuano a tenere viva la sua creazione, Radio Cassino Stereo, da Enzo Butera, Enzo Pagano, Nando Avolio, Gino Milone, Maurizio Simonelli, senza dimenticare quelli prematuramente scomparsi Franco Campanile, Vincenzo Tomassi, Enzo Avino. In tanti hanno voluto ricordare l’opera, la sua capacità organizzativa, l’estro e le sue iniziative, attraverso aneddoti, racconti legati a quegli anni. Mentre sul grande schermo allestito, scorrono le immagini di Michele Giordano, giornalista, poeta, scrittore e saggista, fondatore della prima emittente radiofonica di Cassino, del quindicinale «Il Gazzettino del Lazio», capace di vendere fino ad 8.000 copie in tutta la regione, ideatore della prima associazione culturale del cassinate, l’Astra, con il relativo periodico «Eco dell’Arte», la commozione nei presenti e nei tanti che lo hanno conosciuto, sale forte. Una mostra fotografica ne ha ripercorso quegli anni. A ricordare Michele Giordano c’erano, però, anche tanti cittadini di Cassino quelli che, attraverso le migliaia di firme su una petizione, hanno fortemente voluto la manifestazione di questo pomeriggio, per ricordare non l’illustre loro concittadino, ma un amico, un compagno di viaggio della loro gioventù, uno che dava voce ai loro problemi quotidiani negli anni sessanta ed in quelli successivi. Più che una commemorazione è stato un pomeriggio di ricordi, una festa, sicuramente il regalo più bello per Michele Giordano, quello che avrebbe apprezzato di più, l’abbraccio del suo pubblico radiofonico e televisivo!
F. Pensabene