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Il suo volto ha fatto la storia dell’impressionismo francese, la cassinate Marianna Mattiocco illustre sconosciuta

Sul finire del 1800 era considerata la donna più bella di Francia e, per questo, modella e musa ispiratrice dei pennelli che hanno fatto la storia dell’arte pittorica mondiale. I ritratti di Maria Anonietta Russell portano la firma degli artisti massimi esponenti dell’impressionismo francese, da Rodin a Fremiet, da Monet a Va Gogh, da Gauguin a Manet. Pochissimo sono i cassinati che sanno che la donna è loro concittadina. Tra questi pochi c’è però Edoardo Grossi che, sulla modella e sulle sue vicende, è impegnato in una approfondita ricerca. “Il giugno prossimo ricorre il 150 anniversario della nascita di Anna Maria Anonietta Russell, nata Marianna Mattiocco, il 2 giugno1865 a Cassino è morta a Parigi nel 1908 a soli 43 anni. – dichiara Grossi – La donna più bella di Francia fu modella dei più importanti artisti dell’impressionismo francese. Le opere dove è raffigurata la nostra concittadina sono sparse in tutto il mondo, nei più importanti musei della terra e nelle piazze di Parigi. Nel 1885 si trasferì nella capitale francese John Peter Russell, un pittore australiano benestante (il padre aveva una fonderia).
Nel marzo 1886, Russell frequenta l’Atelier Cormon, dove c’era  un altro studente iscritto,  Vincent van Gogh. Vincent si era trasferito a Parigi e andò a vivere con il fratello Theo nel suo appartamento in Rue Laval a Montmartre, per studiare presso lo studio di Cormon. Si sviluppò una grande e duratura amicizia tra Van Gogh e Russell. Nel mese di ottobre del 1886, Russell infine convince Van Gogh a posare per lui. L’opera risultò un bellissimo ritratto artigianale del pittore olandese. Il dipinto si trova al Museo Van Gogh di Amsterdam, si è annerito un po’  nel corso degli anni. Mentre vive a Parigi, Russell era diventato molto amico di due scultori parigini, Auguste Rodin e Emmanuel Frémiet e durante la visita ai loro studi, incontrò una delle loro modelle preferite, Marianna Mattiocco della Torre. Rodin aveva, nel 1888, riversato

in un busto di bronzo tutta la bellezza della donna, dal titolo la testa di Mrs. John Peter Russell (Marianna Mattiocco della Torre) e Frémiet aveva usato Marianna come modella per la sua Giovanna d’Arco, statua in bronzo a grandezza naturale, che si trova tutt’ora alla Place des Pyramides a Parigi.

Marianna era poco più che ventenne, quando ha incontrato Russell nel 1885 e tre anni dopo, in una giornata parigina di freddo intenso, nel mese di febbraio del 1888, John Peter Russell e Marianna Mattiocco diventano marito e moglie. Alla fine del 1888 la coppia felice, lasciò Parigi ed andavano ad abitare a Belle Isle, la più grande delle isole della Bretagna. Qui si costruirono una casa-castello che era conosciuta come le Chateâu de l’Anglais (Il Castello dell’Inglese) per l’origine britannica del Russell. Marianna Mattiocco ha vissuto per venti anni in questa bellissima isola dell’oceano Atlantico.


Il secondo ritratto di John Peter Russell si chiama Dadone che fu completato intorno al 1900. Dadone è un termine antico cassinate  per indicare il nonno. Infatti anche mio padre – ricorda Grossi – chiamava il padre Tata e il nonno Tatone. Quindi La parola “Dadone” indica che il soggetto ha una sorta di legame di parentela con Russell, infatti è il suocero Pasquale Mattiocco. Qualche anno dopo  Russell fa un doppio ritratto dal titolo Les deux Mattiocco che ha, nella parte superiore dell’opera, la scritta ‘Maria Peppa-Y-Pascal Mattiocco’.

Il dipinto, che raffigura una coppia di anziani, è il padre e la madre di Marianna.  Questo bellissimo ritratto di Russell è una rappresentazione affettuosa e personale del padre di sua moglie. I colori principali utilizzati da Russell, in quest’opera, sono di colore bianco, il profilo blu e grigi. La struttura ossea della testa è incorniciata dai capelli grigi e la barba, che insieme con le sopracciglia folte e scure danno al suocero un aspetto così distinto. I suoi occhi sono scuri e non vi è un accenno di stanchezza su di loro,  causata dall’età.  Nel 1886 i coniugi Russell fecero un viaggio a Cassino per conoscere i parenti della Mattiocco e durante la permanenza John realizzò  un dipinto “Paysans a Monte Cassino” (contadine di Montecassino), ma la loro vacanza fu interrotta all’improvviso da un evento tragico, per la morte del loro figlio e furono costretti a rientrare di corsa in Francia.

Tutt’ora la nostra concittadina riposa nel cimitero di Bangor in Francia. La casa-castello dei Russell – Edoardo Grossi conclude la sua ricerca – fu venduta e al suo posto oggi vi è un Hotel. Questa donna, il cui volto è stato reso immortale dai più celebri artisti dell’epoca, a Cassino è completamente ignorata”. Non avendo un centro storico perché distrutto dalla guerra, non avendo vere attrattive se non l’abbazia, un progetto “illuminato” potrebbe costriursi su questo nome illustre. Ma servirebbe lungimiranza e coraggio.

Ermanno Amedei

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