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Incendia un’auto a Cassino, arrestato dai poliziotti dopo inseguimento a piedi sulle sponde del Gari

Alle 15.40 di sabato 30 maggio giunge una telefonata sulla linea 113 del Commissariato di Cassino: “stanno incendiando un’auto”.

Immediatamente viene diramata la nota d’intervento agli uomini della Squadra Volante e del Distaccamento di Polizia Stradale di Cassino.

Giunti sul posto indicato dopo due minuti, gli uomini della Polizia di Stato si trovano davanti ad una Toyota “Yaris” che stava prendendo fuoco nella parte anteriore. L’auto era parcheggiata, affianco ad altre, vicino un negozio di agroalimentari ed a ridosso di un giardino la cui siepe era già stata attaccata dalle fiamme.

Mentre alcuni operatori di Polizia si attivano per spegnere l’incendio, altri raccolgono le prime testimonianze.

I testimoni raccontano di un ragazzo che, dopo aver svuotato una tanica di benzina sul cofano motore dell’auto, ha appiccato l’incendio dandosi alla fuga.

Subito iniziano le ricerche del malvivente che cerca di scappare nascondendosi tra gli arbusti e l’erba alta che costeggia un canale che confluisce con il fiume Gari.

Gli uomini della Polizia di Stato, nonostante le difficoltà del terreno impervio, non si danno per vinti e grazie alla minuziosa descrizione fornita loro, braccano l’uomo sino a stanarlo tra alcuni rovi dove aveva cercato riparo per sfuggire alla cattura.

Il malvivente si dà nuovamente alla fuga, ma questa volta gli agenti gli sono alle spalle e, dopo avergli intimato di fermarsi, riescono a raggiungerlo.

Ne nasce una colluttazione violenta tanto che uno degli uomini della Polizia di Stato ha dovuto far ricorso alle cure del nosocomio per una lesione riportata ad una gamba.

Ma ormai la fuga è finita. L’uomo viene ammanettato ed arrestato per incendio doloso, resistenza e lesioni a P.U.

Non si conoscono al momento le ragioni dell’incendio ma gli investigatori della Polizia di Stato non tralasciano lacuna ipotesi.

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