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La fiaccola riesplode sul buio del passato

Un’eredità crudele che, dopo 71 anni dal passaggio della furia della guerra nel Cassinate, continua a destare allarme. Il presidente nazionale dell’Associazione Vittime Civili di Guerra, Giuseppe Castronovo, il quale, in ogni occasione afferma che la guerra deve essere cancellata dal mondo poiché l’uomo deve aspirare alla pace, alla gustizia e alla solidarietà, prosegue nella sua incessante attività di sensibilizzazione verso i rischi degli ordigni bellici inesplosi.
Ancora oggi, dopo 71 anni. Un’attività che non può fermarsi dal momento che ogni anno si registrano incidenti provocati dall’esplosione di residuati della seconda guerra mondiale. Il presidente della sezione provinciale di Frosinone dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, il cavaliere Giovanni Vizzaccaro, ha definito i recenti rinvenimenti di ordigni bellici “la fiaccola che riesplode sul buio del passato”, evidenziando la necessità di intervenire con impegno nell’opera di bonifica dei territori trasformati 71 anni fa in campi di battaglia. Il presidente della sezione provinciale di Frosinone dell’Anvcg ha affermato: “A settantuno anni dai bombardamenti della seconda guerra mondiale resta una terribile eredità. Migliaia di bombe vennero sganciate sul Cassinate. Il 15 marzo 1944 venne rasa al suolo la città di Cassino, in quelle ore si bruciarono migliaia di giovani vite, durante le Quattro Battaglie combattute a Cassino si bombardò il 15 febbraio 1944 anche l’abbazia di Montecassino.
Tra i mesi di gennaio e marzo 2015 nei territori dei comuni di Fontana Liri e Isola del Liri sono stati rinvenuti ordigni bellici inesplosi. Il 17 gennaio una bomba di aereo a Fontana Liri e un proiettile esplosivo da cannone ad Isola del Liri. La bomba aerea è stata fatta esplodere, dagli artificieri dell’Esercito, sotto la supervisione del loro colonnello Massimo Tuzzi e del maggiore Matteo Tuzi, il 15 marzo, come fosse una tragica commemorazione del 71esimo anniversario di quei clamorosi errori di tattica militare della distruzione della città martire di Cassino. Questi ritrovamenti sono l’eredità dei bombardamenti degli ordigni bellici inesplosi nei luoghi devastati dalla Seconda Guerra mondiale nel Cassinate e nelle zone circostanti ma anche nel resto dell’intero Paese. Per questo la nostra associazione si impegna nell’opera di sensibilizzazione verso la pericolosità dei residuati bellici inesplosi e nella raccolta di dati relativi al numero delle vittime civili che si registrano ancora oggi, dopo 70 anni, dalla fine della guerra. E’ in questa direzione che si intendono indirizzare le risorse che possono derivare dal 5 per mille che quest’anno i contribuenti, tutti e non solo gli associati, potranno devolvere all’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra nel seguente modo: apponendo nei modelli allegati alla dichiarazione “certificazione unica, Mod. 730, Mod. Unico apponendo la propria firma nel riquadro riservato al sostegno del volontariato indicando poi il Codice Fiscale dell’Anvcg – onlus 80132750581. Si fa presente che la scelta della destinazione dell’8, del 5 e del 2 per mille dell’Irpef non sono alternative tra loro e possono, pertanto, essere tutte espresse”.

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