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“Re degli Alias” trovato in carcere a Cassino prima della scarcerazione, 60enne resta in cella

 

Stava per essere scarcerato dall’istituto di Cassino quando un agente dell’ufficio immigrazione del commissariato di Cassino scopre che un 60enne moldavo aveva ben 32 alias e su uno di essi gravava una ordinanza di misura cautelare in carcere per associazione a delinquere e che era il boss di una organizzazione che nel 2013 ha fatto razzie di rame in tutto il sud Lazio. L’uomo era in galera arrestato dalla polizia Svizzera, perché colpito da un mandato di arresto internazionale emesso dal Gip del tribunale Cassino per furti. Stava per riconquistare la libertà in attesa del processo quando il solerte agente, spulciando tra la sua documentazione e le banche dati, ha trovato a suo carico le altre 32 identità false sia per nome che per nazionalità. Su una di esse pendeva una misura cautelare in carcere emessa dal tribunale di Velletri perché nel 2013 l’uomo aveva capeggiato una banda di sette solidali multinazionali specializzati nel depredare rame dai magazzini delle aziende, lavorarlo, trasformarlo in bobbine e rivenderlo al mercato nero. In una sola circostanza a Fontana Liri avevano rubato oltre una tonnellata di rame.

Er. Amedei

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