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La castagna di Montella diventa bibita, storia di una imprenditoria che si rimodula

Fare di necessità virtù sembra essere questo il motto dell’azienda Malerba di Montella (Av). Se Montella è la Capitale della castagna, la famiglia Malerba è una vera autorità nella castanicoltura. Il cinipide, però, quel parassita importato dall’oriente che ha messo in ginocchio la produzione della castagna, ha fatto aguzzare l’incendio all’azienda che, per coprire i vuoti di mercato lasciati dal cinipide, si è lanciata con vero spirito imprenditoriale sul mercato delle bevande. Già lo scorso anno ha ufficializzato la produzione della birra alla Castagna e, in questi giorni, è stato lanciato CaZé. “Cento per cento castagna di Montella aromatizzata allo zenzero – dichiara salvatore Malerba titolare dell’omonima ditta – Dopo la birra, insieme all’università Federico Secondo di Napoli, abbiamo studiato e sperimentato per un anno e mezzo, la nuova bevanda che non contiene glutine”. E’ estremamente gustosa che va bevuta fredda. E’ rinfrescate ed è adatta sia all’aperitivo che al digestivo. “Si ottimizza il poco prodotto che c’è. Basta poca castagna per fare birra e CaZé e questo prodotto innovativo da un valore aggiunto all’azienda”. Le due bevande viaggiano sulla stessa linea distributiva e le si trova nei pub meglio attrezzati o nei reparti gastronomici dei supermercati.

“Con questi prodotti si da una speranza alle aziende nell’attesa che la crisi della Castanicoltura si riprenda e che si trovi finalmente un soluzione al problema cinipide del castagno”.

Ermanno Amedei

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