Finisce in manette un giovane sorano dopo l’ennesimo atto persecutorio commesso nei confronti della ex convivente.
Una relazione di cinque anni, dalla quale nasce un bambino, trascinata in un clima di ostilità , insulti, minacce e percosse nei confronti della convivente, una giovane di trentanove anni.
La donna ha sopportato di tutto, ha accettato di continuare nella speranza che il suo compagno cambiasse, si era illusa che forse il padre di suo figlio un giorno sarebbe stato diverso ma le cose non sono andate così.
La giovane provata dalla situazione ormai non più tollerabile comincia a capire che la sua storia non può più stare in piedi perché a sostenerla era solo un amore malato.
Decide di rompere il rapporto in primavera ma da allora la situazione è peggiorata.
Continue telefonate intimidatorie, insulti, messaggi, pedinamenti hanno costretto la trentanovenne a cambiare le sue abitudini di vita ma neanche questo è bastato.
Ieri l’ultimo episodio.
L’uomo comincia a mandare una serie di sms minacciosi poi raggiunge la sua ex compagna sul posto di lavoro continuando a minacciarla di morte.
La giovane riesce a fuggire alle ire dell’uomo sale in auto e corre verso il commissariato di polizia avvisando telefonicamente i poliziotti.
Viene inseguita.
Il giovane furioso non demorde e vedendo i poliziotti con fare minaccioso grida “Ora vediamo se riuscite a prendermi ed arrestarmi†e si dà alla fuga.
Immediato l’inseguimento della Polizia di Stato che riesce a bloccare l’uomo ed arrestarlo ponendo così fine ad una insopportabile persecuzione.