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Il Movimento per Cassino a 5 Stelle dice no alla funivia

Dal Movimento per Cassino a 5 Stelle riceviamo e pubblichiamo:
Petrarcone è stato eletto per attuare il programma elettorale votato dagli elettori, tra cui c’erano come punti principali l’approvazione del PRG, il rispetto della legalità, la trasparenza, l’efficienza della macchina amministrativa, la partecipazione dei cittadini alle scelte strategiche a partire dal bilancio partecipato, la salvaguardia del verde pubblico e delle aree verdi in generale a partire dalla villa comunale, la manutenzione del territorio per renderlo vivibile e presentare ai turisti una città più accogliente. Ebbene dopo quattro e passa anni l’approvazione del PRG è naufragata, la legalità, la partecipazione, la salvaguardia del verde e la valorizzazione della villa comunale sono rimasti titoli vuoti, annunci e nient’altro. Però il buon Peppino, consigliato da fedelissimi che poco hanno a che vedere con gli interessi di Cassino, si è messo in testa di realizzare qualcosa. E, anzichè pensare alle opere fattibili dal primo giorno di consiliatura, è stato in tutt’altre faccende affaccendato e ha lasciato che piano piano la macchina amministrativa annaspasse sempre di più e i vari politici di maggioranza facessero a gara per portare acqua al proprio orticello. Poi, resosi conto che il tempo passava e non aveva realizzato granchè, si è messo in testa la funivia, opera non prevista nel programma elettorale e che fa a pugni con i principi dello stesso. Un’opera del genere senza il consenso dei cittadini non si può nemmeno ipotizzare. Come Movimento per Cassino a 5 Stelle, chiediamo a Petrarcone di fermarsi e indire un referendum cittadino o meglio, di indicare al primo punto della sua prossima campagna elettorale la realizzazione della funivia e misurarsi con la volontà del popolo di Cassino. Noi siamo certi che i cassinati non vogliono far realizzare un’opera inutile e dannosa per la città, il turismo e l’intera economia. Pertanto, annunciamo che daremo battaglia su tutti i fronti e adiremo tutte le istanze possibili per evitare manovre poco chiare sul coinvolgimento di tutti gli Enti superiori, sia quelli preposti alla modifica della viabilità che impedirebbe il libero accesso all’Abazia, che quelli deputati al controllo dei tanti vincoli cui sono sottoposti il Monumento Naturale di Montecassino e le sorgenti del Gari.

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