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Baby estorsori all’uscita della scuola a Cassino, studenti costretti a svuotare le tasche

Cassino – Aspettano la fine delle lezioni e cercano le loro vittime tra i ragazzi all’uscita del plesso scolastico. Possono essere definiti baby estorsori, ma la loro giovane età non deve trarre in inganno giudicando con leggerezza il loro gesto. La denuncia viaggia “sottobanco” e dalle classi arriva alle orecchie dei genitori che, troppo spesso, per evitare di esporre i figli a guai più grossi rinunciano a denunciare. La segnalazione arriva da alcuni genitori di alunni dell’istituto magistrale. Davanti la scuola due ragazzini minorenni, pare si tratti di rom, avvicinano i più giovani, quelli diretti alle autolinee, quindi con la certezza che non ci sono nelle vicinanze i genitori, e li costringono a svuotare le tasche. Ovviamente non portano via grandi bottini, alcune volte appena pochi euro, in qualche circostanza anche una banconota da 20 euro. Il fenomeno, però, va contrastato e non certo con la giustizia privata; più di qualche padre avrebbe pensato ad affrontare quei ragazzini ma, oltre a non essere giusto, è anche pericoloso considerando che quasi certamente dietro di loro vi sono gli adulti. La mossa giusta, quindi, è denunciare, fosse anche segnalare l’episodio alla polizia o alle forze dell’ordine indicando quelle facce che, purtroppo, seppur giovani sono già note. Assolutamente evitare di accettare quella condizione sottostare altrimenti, darà ai ragazzini, ciascuno per la sua parte, una lezione mafiosa; alla vittima insegnerà che si deve pagare per stare tranquilli, e al baby estorsore che quello potrebbe essere un sistema per vivere. Allora denunciare e raccontare cosa accade. Se volete segnalatelo a redazione@ilpuntoamezzogiorno.it.

Ermanno Amedei

Amedeiermanno@libero.it

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