È passato soltanto un mese dalla tragica morte di Maria Tessierra Vergas, una giovane donna di origini spagnole, vittima di un incidente mentre correva sul lungofiume Madonna di Loreto all’incrocio con via Sferracavalli a Cassino,la messa in sicurezza di quel tratto di strada, però, sembra essere ancora lontana dal realizzarsi.Qualcosa in questi giorni sembra muoversi ad opera di una gruppo di cittadini di Cassino frequentatori del Lungofiume Madonna di Loreto. Una raccolta di firme con una petizione da presentare al Comune di Cassino con la richiesta all’Amministrazione Provinciale, di mettere una volta per tutte, in sicurezza quel tratto di strada, attraverso segnalazioni luminose, dissuasori di velocità , segnali di limiti di velocità e qualsiasi altro strumento previsto dal codice della strada, evitando ulteriori incidenti stradali. L’iniziativa partirà ufficialmente il 21 novembre, ma il tam tam su social network e il passaparola sono già da tempo attivi. Che via Sferracavalli fosse un’arteria altamente trafficata e pericolosa principalmente per l’alta velocità che molti automobilisti incoscienti mantengono nel percorrerla, è cosa risaputa da tempo. Non si spiega, però, il ritardo da parte dell’Amministrazione provinciale, responsabile e competente di quel tratto di strada che collega la zona est della provincia a Cassino, nell’adottare misure efficaci di prevenzione, repressione e sicurezza dagli incidenti divenuti, ormai, troppo frequenti e mortali. All’indomani di quello costato la vita alla 35enne Maria Tessierra Vergas, il problema della sicurezza era tornato alla ribalta in modo preponderante. In molti erano tornati a manifestare preoccupazione per la pericolosità di quel tratto di strada che taglia il lungo fiume Madonna di Loreto frequentato quotidianamente da appassionati di jogging o delle tranquille passeggiate all’aria aperta. Le prime emotive manifestazioni di cordoglio a quella tragica morte ora si sono tradotte in un atto concreto da parte dei cittadini, come sempre avviene in caso di latitanza delle Istituzioni,nella speranza che la vita spezzata di Maria Tessiera Vergas non sia stata, per l’ennesima una volta, inutile!
F. Pensabene