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Oggetti sacri del XVIII secolo trafugati in chiesa ritrovati a Viterbo

Caprarola – Due portareliquie lignei appartenuti ad una chiesa rurale di San Egidio di Caprarola (VT), ritrovati nel corso di una indagine svolta dai carabinieri della Compagnia di Ronciglione sono state restituite oggi pomeriggio alla curia vescovile di Civitacastellana nel corso di una cerimonia alla quale ha preso parte il vescovo Romano Rossi, il procuratore di Viterbo Alberto Pazienti e il comandante provinciale dei carabinieri di Viterbo colonnello Mauro Conte.

Le indagini sono iniziate nel 2014 da un normale controllo alla circolazione stradale a Ronciglione, dove venne fermato un 74enne del posto alla guida di un’auto su cui c’erano dei cataloghi di oggetti sacri e artistici che insospettirono gli operanti. I militari chiesero e ottennero l’autorizzazione a perquisire un palazzetto di Gallese (Vt), nella disponibilità dell’uomo controllato.

Nello stabile vennero rinvenuti i beni raffigurati in catalogo ed altri di probabile interesse storico artistico, tutti sottoposti a sequestro, in attesa delle successive perizie e stime del competente ufficio soprintendenza per i beni storico, culturali ed archeologici al termine delle quali i manufatti sono stati dissequestrati ad eccezione delle due portareliquie. .

Si tratta di due porta reliquie lignee di colore argento, entrambi con scritta sul piano inferiore di base indicante l’appartenenza alla Chiesa Rurale di S. Egidio del 1781 in Caprarola, che certificano senza ombra di dubbio l’appartenenza dei due oggetti alla diocesi di Civita Castellana, probabilmente detenuti senza titolo da un avo del soggetto indagato che svolgeva le funzioni di prelato nel Comune di Gallese. Verosimilmente, ma al momento non vi è certezza, furono realizzati per contenere reliquie inviate da Roma (o ritrovate in loco) intorno alla metà del  XVIII secolo. Oggi sono tornati nelle disponibilità della curia.

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