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Scandalo a Montecassino, Vittorelli ha movimentato i soldi dell’abbazia anche dopo le dimissioni

Cassino – Arrivavano dallo Ior per sostenere la Casa della Carità a Cassino, i soldi di cui, con tutta probabilità, si è appropriato, secondo gli investigatori, l’ex abate di Montecassino Pietro Vittorelli. La struttura destinata all’accoglienza dei bisognosi realizzata all’interno di un’ala del vecchio ospedale De Posis di Cassino dalla allora Diocesi di Montecassino è sostenuta con l’8 per mille. Quei soldi, invece, sarebbero finiti sui conti correnti di Dom Pietro Vittorelli, l’ex abate oggi indagato per appropriazione indebita. Cinque sarebbero i movimenti di valuta incriminati dal conto correnti Ior Intestato all’abbazia, al conto suo personale presso la filiale della Banca Monte dei Paschi di Siena filiale di Cassino. In 5 “mosse” avrebbe movimentato 753.327 mila euro. In un periodo compreso tra il 27 novembre 2008 ai giorni immediatamente precedenti le sue dimissioni da Abate. Anzi, vi sarebbero vi sarebbe una movimentazione di soldi per 102.500 euro, dal conto dell’abbazia a quello della Monte dei Paschi di Siena suo personale in data 5 settembre 2013, cioè quasi tre mesi dopo le dimissioni date il 12 giugno 2013. Come ha fatto a perfezionare quell’operazione? Le ha fatte lui? Questo è un aspetto su cui i finanzieri del nucleo speciale di Polizia Valutaria di Roma faranno certamente luce. Gli stessi finanzieri hanno sequestrato beni per equivalente fino ad un valore complessivo di 588.550 euro attingendo da 3 conti correnti un deposito finanziario e una polizza assicurativa. Non riuscendo a recuperare tutto il contante, i finanzieri hanno sequestrato due appartamenti a Roma, uno di cinque vani al sesto piano di una palazzina in via Alberto da Giussano, ed un secondo al quarto piano, di 5 vani, in via Teodoro Mayer. La lista dei sequestri si è fermata a questo ma rischiavano anche i due appartamenti e due garage a San Vittore del Lazio.

Er. Amedei

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