All’Istituto San Benedetto di Latina ha preso il via il corso di “Inclusione sociale” promosso da Università di Bologna
11 Dicembre 2015Latina – Ha preso il via il 3 dicembre scorso presso l’Istituto “San Benedetto†il corso di aggiornamento sui temi dell’inclusione promosso dall’Università di Bologna con il sostegno economico del Rotary Club di Latina.
Il percorso di pedagogia speciale, che vede impegnati i docenti curricolari e di sostegno dell’Istituto di Borgo Piave, si articolerà lungo l’intero anno scolastico, con incontri in presenza e a distanza, nell’ottica della didattica sperimentale e della ricerca-azione, con i ricercatori dell’Università felsinea coordinati dal prof. Nicola Cuomo, professore ordinario di Pedagogia speciale.
Nel quadro di un itinerario di ricerca-formazione-azione, partendo dai concreti bisogni formativi dell’Istituto, l’esperienza interesserà direttamente due classi del “San Benedetto†in cui è in atto un processo di inclusione e prevede il confronto e la condivisione di dati e risultati con tutti i docenti che partecipano al corso. Nell’incontro del 3 dicembre, dopo un’esauriente introduzione generale, si è proceduto all’approfondimento specifico dei casi in esame. Il calendario del corso prevede ora due appuntamenti via Skype a gennaio ed aprile ed altrettanti in presenza a marzo ed a maggio, nell’ultimo dei quali saranno presentati i risultati dell’esperienza.
“Si tratta di un’iniziativa di alto valore formativo, che presuppone una attiva partecipazione da parte dei docenti dell’Istituto – fa sapere il dirigente scolastico del ‘San Benedetto’ Vincenzo Lifranchi -, realizzata grazie al sostegno del Rotary Club di Latina nell’ottica delle finalità di promozione socialeâ€.
 Al Rotary Club si deve, peraltro, un positivo e recente intervento di sensibilizzazione degli enti locali, relativo alla messa in sicurezza dell’area parcheggio dell’Istituto, ai fini di una maggiore sicurezza degli studenti all’atto della salita sui mezzi al termine delle lezioni.
Un sodalizio, quello tra Rotary e scuola, che si preannuncia concreto e operativo e che prevede per il futuro, sulla base dei risultati raggiunti nella formazione inclusiva, la creazione di un polo formativo territoriale, avvalendosi non solo della collaborazione istituzionale dell’Università di Bologna, ma anche degli enti che sul territorio pontino insistono e si occupano di inclusione nel mondo del lavoro.