Frosinone – L’hanno descritta come una zona rurale, quella del distretto del Ngororero in Ruanda. Una zona del Centro Africa abbandonata dal governo, da Dio, ma non dai Ciociari che lì hanno portato quello che hanno potuto per insegnare a quelle popolazioni a sostenersi.
Tutti i progetti messi in campo sono infatti finalizzati a renderli autonomi secondo un principio per il quale si da al bisognoso una canna da pesca e non il pesce. E’ li, in Ruanda che si stanno concentrando gli sforzi dell’associazione di volontariato di Frosinone Am.I. Africa (Amore Impegno per l’Africa) e quelli dell’associazione “Libertà di Vivere†di Alatri questi ultimi, due giovani, si stanno impegnando nell’animare la parroccia di Rususa. Il momento per viaggiare e per raggiungere quei posti non è dei migliori, ma c’è tanto lavoro da fare e il gruppo è partito domenica sera da Fiumicino.
Otto persone, per un viaggio lungo e pesante. Scalo in Etiopia per ripartire alla volta della capitale del Ruanda. Viaggio che, a quel punto, era tutt’altro che terminato dato che il tratto terrestre con fuoristrada su sterrati e, per lunghi tratti, a filo di precipizio, è stato tutt’altro che agevole. Del gruppo fanno parte Luigi Bonaiuti e Mario Limodio oltre ad altri medici e infermieri tra le quali Sabrina Benedetti.
I progetti sono diversi, poche le risorse ma tanta professionalità e buona volontà . Con circa 3mila euro raccolte con iniziative di beneficenza si allestirà una scuola per i tanti bambini poveri per impartire loro cultura che altrimenti non potrebbero permettersi. I volontari sono impegnati nel reperire banchi, seggiole e tutti gli arredi per le classi. L’altro progetto, invece, riguarda la formazione sanitaria creando in loco piccoli personale infermieristico di cui quella terra ha tanto bisogno.
Ermanno Amedei